2011-03-01 14:48:00

Sboccia la pace nel nordest dell'India, grazie all’aiuto della Chiesa


La mediazione promossa dalla Chiesa cattolica nel Nordest dell’India, per disinnescare un aspro conflitto fra i gruppi tribali Rabha e Garo, sta dando i suoi frutti, con grande soddisfazione del governo locale e della società civile. Come informano fonti locali dell'agenzia Fides, l’Ecumenical Joint Peace Team of Northeast, guidato dall’arcivescovo di Guwahati, mons. Thomas Menamparampil, molto esperto nella mediazione di conflitti, ha trovato la formula giusta per far calare le tensioni e indicare una via percorribile di riconciliazione. A causa di alcune rivendicazioni territoriali, i due gruppi tribali, che vivono al confine degli stati indiani di Assam e Meghalaya, erano precipitati da alcuni mesi in una spirale di violenza reciproca, con atti di vandalismo, danni a case e raccolti, uccisione di bestiame, che stavano per degenerare in conflitto armato. L’intervento del team di pace ha scongiurato la guerra intestina. “Prima di tutto occorreva lavorare per diminuire la rabbia e il risentimento presenti nelle rispettive comunità; in una seconda fase abbiamo cercato di far adottare gesti e comportamenti che potessero aiutare a ristabilire la fiducia reciproca” spiega all’agenzia Fides l’arcivescovo. Mons. Menamparampil ha quindi promosso incontri con i leader dei due gruppi prima a Damra, in Assam, poi a Mendipathar, in Meghalaya. Grazie alla collaborazione fattiva di altri cristiani, come i Battisti, ha ottenuto dai leader delle comunità la disponibilità ad abbandonare i propositi di scontro e a ristabilire un legame pacifico, garantendo aiuto concreto ai due gruppi: assistenza per la riparazione dei danni subiti, ritorno delle famiglie fuggite a causa della tensione. L’arcivescovo ha commentato: “Era importante prima di tutto contribuire a restaurare un clima di fiducia reciproca, che è la base appropriata per qualunque opera di ricostruzione e di riabilitazione sociale”. Tale opera si è giovata dell’esperienza dell’arcivescovo, che è persona benvoluta da tutti i leader tribali e che in passato, in almeno altre sei occasioni di conflitti locali, ha riportato risultati apprezzabili di pacificazione. Un passo determinante verso la riconciliazione dell’intera regione c’è stato il 24 febbraio scorso, quando numerose organizzazioni della società civile nel Nordest hanno organizzato una grande “Iniziativa di pace”, cui hanno preso parte oltre mille persone, di diversi gruppi tribali, in cui le autorità locali si sono impegnate a garantire il ritorno di tutti gli sfollati interni, vittime dei diversi conflitti che hanno interessato la regione. Un valido aiuto a queste famiglie sarà garantito anche dai sacerdoti locali di Guwahati e di Tura, incaricati di provvedere alla loro assistenza. (R.P.)







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