Filippine: i vescovi annullano la veglia di preghiera contro la legge sulla salute
riproduttiva
La Conferenza episcopale delle Filippine (Cbcp) ha deciso di annullare la veglia di
preghiera prevista questa settimana davanti alla Camera dei Rappresentanti dove continua
il dibattito sul disegno di legge sulla salute riproduttiva. I fedeli sono stati invitati
ad andare, invece, a pregare davanti al Santissimo Sacramento per ottenere il ritiro
del testo. “Abbiamo chiesto anche ai monasteri di pregare per la nostra causa, perché
sarà una lunga battaglia”, ha dichiarato padre Melvin Castro, segretario esecutivo
della Commissione episcopale per la vita e la famiglia. Se approvata dalla Camera
bassa del Congresso, il disegno di legge passerà subito al Senato per il varo definitivo,
grazie all’utilizzo del rito abbreviato da parte del Governo. Di fronte all’accelerazione
dell’iter parlamentare nei giorni scorsi i vescovi avevano deciso di sospendere il
dialogo con l’Esecutivo, una decisione di cui il Presidente Aquino si era detto rammaricato,
chiedendo di riprendere al più presto un confronto costruttivo sulla questione. Intanto
– riferisce l’agenzia Ucan – continua nel Paese il braccio di ferro tra i sostenitori
e gli oppositori della legge. Domenica un migliaio di manifestanti appartenenti al
Partito Laburista e a una rete di associazioni a favore dell’uso dei contraccettivi
per il controllo delle nascite, ha inscenato una protesta davanti alla sede della
Conferenza episcopale a Manila per chiedere ai vescovi di rivedere la loro posizione.
I manifestanti hanno acceso simbolicamente 11 candeline per ognuna delle donne che,
a loro dire, perdono la vita ogni giorno a causa di complicanze che avrebbero potuto
essere evitate con la nuova legge. Il dibattito sul Reproductive Health Bill nelle
Filippine è in corso da diversi anni ormai. La legge rifiuta l’aborto clinico, ma
promuove un programma di pianificazione familiare, che impedisce alle coppie di avere
più di due figli, pena il pagamento di una sanzione e in alcuni casi il carcere. A
sostegno del programma essa sponsorizza la diffusione in tutte le scuole e luoghi
pubblici di pillole anticoncezionali, finora vietate per legge, preservativi e promuove
la sterilizzazione volontaria. Chiesa e associazioni cattoliche pro-vita promuovono
invece il Natural Family Programme (Nfp), che mira a diffondere tra la popolazione
una cultura della responsabilità e dell’amore basata sui valori cristiani. (L.Z.)