Il calcio italiano
di qualità e le vecchie società forti e autorevoli, come la Juve degli Agnelli, non
esistono più. Oggi conta vincere per non perdere soldi. Non importa come. Ma gli
Agnelli, i Sensi, che pensavano alla qualità dello spogliatoio prima ancora che alla
vittoria, valorizzando il valore umano dell'atleta, sono finiti. Del Neri con la Juve,
Ranieri prima e Montella oggi con la Roma, il presidente del Palermo Zamparini, il
botta e risposta tra i due livornesi Allegri ( MIlan) e Mazzarri ( Napoli) mostrano
un calcio incerto, nervoso, condizionato dalla crisi economica, con stipendi dei giocatori
che non reggono più la realtà sociale ed economica della crisi che viviamo.