Niger: inaugurate tre università, una svolta per il futuro dei giovani del Paese
E’ stato ufficialmente inaugurato il primo anno accademico nelle tre neo-università
nigeriane di Zinder (seconda città del Paese), Maradi (centro-sud) e Tahoua (centro).
Per il governo di transizione - si legge sul sito di informazione della diaspora del
Niger - l’evento rappresenta “una svolta per il settore dell’insegnamento superiore”.
I tre nuovi atenei sono autonomi rispetto a quello della capitale Niamey, creato nel
1971 e da più di dieci anni l’unico nel Paese del Sahel. “Quando un Paese ha più di
un’università viene interrotta la logica del monopolio dell’educazione e della conoscenza:
ciò favorisce la competizione e crea una sana emulazione”, ha sottolineato il ministro
dell’Istruzione e della Ricerca, Mahamane Laouali Dan Dah, insistendo sul forte potenziale
umano alla base dei tre nuovi centri universitari. L’università di Maradi, per ora
punta alla biologia, alla fisica e alla matematica anche con master professionali
e di ricerca. “L’obiettivo globale della nostra università è uno sviluppo sostenibile
sia a livello regionale che nazionale, motivo per cui collaboreremo strettamente con
tutti gli attori sociali, in particolare con l’industria locale”, ha riferito il rettore
dell’università di Maradi, il professore Saadou Mahamane. A Zinder (centro), invece,
accanto all’Istituto universitario di tecnologia (Iut) nasce una Facoltà di lettere
e scienze umane composta da tre dipartimenti: inglese, geografia e sociologia. (M.I.)