Afghanistan. Organizzazioni locali chiedono leggi più rispettose dei diritti umani
Un cristiano è stato salvato, ma altri rischiano la morte: l’Afghanistan ha bisogno
urgente di “nuove leggi che rispettino pienamente i diritti umani, la libertà di coscienza,
di espressione e di religione”. E’ quanto dichiara all’agenzia Fides, Afzal Nooristani,
avvocato e direttore esecutivo della “Organizzazione per l’assistenza legale in Afghanistan”
(Laoa), esprimendo la sua soddisfazione per la salvezza di Sayed Musa, afgano convertito
dall’islam al cristianesimo, che rischiava la pena di morte. 45 anni, padre di 6 figli
ed operatore della Croce Rossa, Sayed era stato arrestato il 31 maggio 2010 dopo che
la Tv nazionale aveva trasmesso un servizio in cui narrava la sua conversione. Nelle
scorse settimane, attivisti cristiani e difensori dei diritti umani avevano lanciato
una campagna internazionale, anche sul social network Twitter, chiedendo al presidente
Usa Barak Obama di intervenire per salvare Musa Sayed. L’organizzazione, che garantiva
all’uomo assistenza legale, conferma che Sayed Musa è stato liberato la notte del
26 febbraio e potrebbe trovare asilo politico all’estero, probabilmente in Pakistan,
dove risiede parte della sua famiglia. L’avvocato Nooristani spiega che “se il processo
fosse iniziato davanti a un tribunale, l’uomo avrebbe avuto una condanna più che certa”.
“Credo che l’Afghanistan – sottolinea ancora l’avvocato - abbia bisogno di nuove leggi
che rispettino pienamente i diritti umani, la libertà di coscienza, di espressione
e di religione”. “Penso che occorra una complessiva riforma del sistema giuridico
- continua - ma il Paese attualmente attraversa un complesso di problemi e di sfide,
come il terrorismo, la presenza di forze ultra conservatrici, la nebulosità della
classe politica, che rendono piuttosto arduo questo processo”. “La speranza – conclude
– sta nella progressiva coscientizzazione, crescita e sviluppo della società civile
afgana. Speriamo che la comunità internazionale possa incoraggiare questo processo”.
Settori della società civile afgana sono sensibili al tema del rispetto dei diritti
umani e della protezione delle libertà fondamentali dell’individuo, e molti avvocati
condividono l’approccio della Laoa. (M.I.)