2011-02-26 09:03:21

Tivoli: il ricordo di don Nazzareno Lanciotti nel decennale dell’assassinio


“Don Nazzareno rappresenta per tutti un modello di sacerdote innamorato di Dio e del popolo che gli fu affidato. Uomo eucaristico e mariano ha saputo impegnarsi per i poveri, fino al dono di sé, senza cedere ad un semplice amore filantropico ma vivendo esemplarmente l’amore cristiano e sacerdotale, un amore che lo ha condotto a dare la vita per i fratelli e che lo rende un modello sacerdotale e missionario valido per l’oggi”. Con queste parole mons. Mauro Parmeggiani, vescovo di Tivoli, ricorda don Nazzareno Lanciotti nel decennale del suo brutale assassinio. Il vescovo – riferisce il Sir - presiederà la Messa domani, alle ore 11.30, nella chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo in Subiaco. Nato a Roma il 3 marzo 1940, don Nazzareno aderì nel 1971 all’operazione Mato Grosso partendo come missionario “fidei donum” per la diocesi di Cáceres dove molteplici furono le sue attività a favore dei poverissimi indios. La sera dell’11 febbraio 2001, mentre cenava, fu colpito alla nuca da due killer mandati per “togliere di mezzo” un prete scomodo. Dopo aver perdonato i suoi assassini morì il 22 febbraio 2001 in un ospedale di San Paolo del Brasile. Il processo di beatificazione, iniziato nella diocesi di São Luiz de Cáceres, ha già terminato la fase diocesana. Domani, al termine della celebrazione, sarà intitolata a don Nazzareno Lanciotti una Piazza nella città di Subiaco.







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