Nepal. Santoni indù protestano per le tombe cristiane autorizzate vicino a un tempio
sacro a Shiva
C’è tensione in Nepal, tra la maggioranza indù e la minoranza cristiana, tanto che
si temono scontri per la giornata del primo marzo per la festa del Mahashuvaratri,
giorno dedicato a Shiva. Ormai da giorni centinaia di santoni indù provenienti da
tutto il Paese e dalla vicina India si sono accampati nella foresta di Slesmantak,
nei pressi del Tempio di Pashipati, per protestare contro le tombe che qui i cristiani
hanno potuto costruire grazie all’autorizzazione del governo. La protesta, inoltre,
non è molto pacifica: AsiaNews riferisce di tombe aperte, lapidi distrutte e alberi
bruciati. Pashipati è il più grande Tempio al mondo dedicato a Shiva, meta di pellegrinaggio
da tutta l’Asia: risalente al XVII secolo, è stato dichiarato patrimonio dell’Unesco.
Fino al 2006 l’unico interlocutore del sommo sacerdote indù Mool Bhatt era il re del
Nepal, che manteneva il divieto di frequentare l’area ai non indù, ma con l’avvento
della democrazia il governo ha concesso l’ingresso e l’utilizzo dell’area anche ad
altre confessioni, anche per ovviare al problema della carenza di aree per le sepolture.
(R.B.)