I vescovi dell’Arizona preoccupati per il nuovo giro di vite contro l’immigrazione
irregolare
Negli Stati Uniti, i vescovi dell’Arizona hanno espresso forti preoccupazioni per
una serie di proposte di legge attualmente all’esame del Senato dello Stato che prevedono
un ulteriore giro di vite contro l’immigrazione irregolare. Le nuove norme, approvate
in questi giorni in sede di commissione, rimettono in discussione lo ius soli (l’acquisizione
automatica della cittadinanza se nati negli Stati Uniti) e, tra le altre cose, imporrebbero
alle strutture sanitarie e alle scuole l’obbligo di segnalare all’Ufficio Immigrazione
eventuali immigrati illegali. Un’altra proposta di legge vuole inoltre rendere punibili
gli immigrati irregolari colti a guidare una macchina nello Stato. “Se passassero,
queste misure servirebbero solo a creare più problemi a persone innocenti e vulnerabili,
distraendo l’attenzione da una sensata riforma dell’immigrazione”, questo il commento
in una nota della Conferenza cattolica dell’Arizona, che ha ribadito che il problema
può “essere affrontato adeguatamente solo attraverso una seria riforma dell’immigrazione
a livello federale”. L’iter parlamentare delle proposte è solo agli inizi e, come
ha rilevato il direttore esecutivo della Conferenza Ron Johnson, la loro approvazione
finale è tutt’altro che certa: “Anche se superassero il vaglio del Senato ci sarebbe
ancora l’esame della Camera dei Rappresentanti”, ha detto. I vescovi dell’Arizona,
sono già intervenuti a più riprese contro un’altra controversa legge approvata dallo
Stato l’anno scorso che introduce il reato di ‘clandestinità’ e consente alla polizia
di arrestare un immigrato anche solo sulla base del semplice sospetto di ‘irregolarità’.
(A cura di Lisa Zengarini)