2011-02-26 15:13:09

I vescovi colombiani: “no” alle adozioni da parte di coppie omosessuali


Ieri il segretario dell’episcopato della Colombia, mons. Juan Vicente Córdoba Villota, ha informato i giornalisti del fatto che i vescovi hanno indirizzato un documento ai membri della Corte Costituzionale per chiedere che non sia legalizzata la possibilità che le coppie omosessuali adottino figli. “In concreto chiediamo alla Corte - ha precisato il presule - di non autorizzare le adozioni di figli in questi casi, tenendo presente i diritti dei minorenni. Secondo il diritto internazionale, ma anche secondo il nostro codice, per i minorenni l’adozione è, al di sopra di ogni cosa, una protezione del bambino (articolo 88)". Quando lo Stato autorizza un’adozione si propone di dare il suo patrocinio sociale e la sua protezione a persone che hanno bisogno di essere accolte in una famiglia “sia per ragioni di tenera età sia per manifesto stato di indifesa. Perciò è evidente che l’interesse primo e supremo è quello della persona che ha bisogno di essere adottata, il minore, e quindi è questa la motivazione e il fondamento dell’adozione in quanto figura giuridica”. Per mons. Juan Vicente Córdoba Villota, secondo quanto i vescovi affermano nella loro lettera alla Corte, “l’adozione può essere concessa soltanto in funzione dei diritti del minore e in caso di un qualsiasi conflitto sono questi diritti quelli che devono prevalere sempre”. “L’adozione - ha osservato il segretario dell’episcopato colombiano - non è un diritto delle persone che desiderano adottare, sia nel caso di coppie omosessuali o eterosessuali, perciò stabilire quanto credono i vescovi non costituisce una violazione di un diritto fondamentale. Tale presunto diritto, infatti, non esiste”. Infine, il presule ha voluto rilevare come, di fronte ad alcune critiche, agendo in questo modo non si configuri nessuna “discriminazione” delle persone che desiderano adottare. (A cura di Luis Badilla)







All the contents on this site are copyrighted ©.