La religione, importante ‘chiave’ per conoscere un Paese: intervento a Monterrey di
Tony Blair
“Comprendere la fede, i suoi aderenti, le sue tendenze, le sue strutture, può essere
rilevante quanto la conoscenza del prodotto interno lordo di una nazione, dei suoi
affari, delle sue risorse”. Sono parole dell’ex primo ministro britannico Tony Blair,
intervenuto nei giorni scorsi - riferisce L’Osservatore Romano - all’Istituto tecnologico
di Monterrey, in Messico. “La consapevolezza religiosa – ha sottolineato nella sua
relazione Blair - è importante quanto quella di genere o di razza. Per i politici,
per gli imprenditori, per i comuni cittadini, capire la prospettiva di fede di un
Paese è fatto essenziale per comprenderlo”. L’ex premier - fondatore nel maggio 2008
della “Tony Blair Faith Foundation”, promotrice del dialogo interreligioso - ha parlato
a Monterrey di immigrazione e protezionismo, di cultura e integrazione, dell’accelerazione
impressa dalla globalizzazione. Si è soffermato in particolare sulla situazione in
Medio Oriente e sulla decisiva influenza della religione nelle decisioni politiche
e nelle trasformazioni sociali in atto. La religione - ha detto - va oltre il mero
significato confessionale, è storia, cultura, tradizione, appartenenza, identità,
filosofia di vita, Per questo la conoscenza dell’elemento religioso è essenziale per
capire soprattutto il Medio Oriente, ma ciò vale ovunque. Ad esempio in Cina, ha osservato
Blair dove “ci sono più musulmani che in Europa e più cattolici praticanti che in
Italia”, ma anche in India, negli Stati Uniti, in America latina, e, “anche se il
numero di credenti praticanti è più basso” in Europa, dove “è palpabile l’importanza
della cultura ebraico-cristiana”. (R.G.)