2011-02-21 15:27:58

La rivolta negli altri Paesi arabi: 5 morti in Marocco, uno in Yemen


Non cessa la protesta nei Paesi del Nord Africa e Medio Oriente. Imponenti e pacifiche le manifestazioni ieri in diverse città del Marocco ad eccezione del Nord dove ci sono stati disordini e morti. Del Marocco e di altri Paesi teatro dell’ondata di rivolte di questi giorni, ci riferisce Fausta Speranza:RealAudioMP3

Ad Al Hoceima, nel nord del Marocco, hanno perso la vita 5 persone. A Marrakech e Larache 128 feriti, 115 dei quali agenti di polizia. In manette 120 persone. Il ministro degli Interni parla di "provocatori". Da parte sua, la stampa marocchina palra di manifestazione pacifica e disciplinata. Ieri in molte città del Marocco migliaia di persone hanno sfilato chiedendo riforme politiche. Nonostante i tragici episodi episodi nel nord del Paese, il carattere pacifico della protesta, organizzata tramite Facebook, ha spinto un deputato islamico a presentare le dimissioni dal suo partito, Giustizia e sviluppo (Pjd): aveva invitato i suoi a non aderire alla manifestazione. Continuano le proteste anche in Yemen: decine di migliaia di sciiti stamane a Saada, nel nord dello Yemen, hanno manifestato chiedendo la caduta del regime del presidente Ali Abdallah Saleh. Un manifestante è rimasto ucciso portando finora a 12 le vittime. Da parte sua il presidente yemenita fa sapere che non lascerà il potere "se non con le urne". A proposito di presidenti, è ancora incerta la sorte di Ben Ali: il governo tunisino di transizione ha chiesto all'Arabia Saudita notizie sulla sua salute e ne ha richiesto l’estradizione. Per quanto riguarda il Bahrein, il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, saluta con favore il “dialogo col popolo” avviato dalle autorità. Torna poi alla cronaca anche l’Algeria: tre disoccupati hanno tentato di darsi fuoco per protesta. Una trentina di persone si sono date fuoco in Algeria nelle ultime settimane, imitando il gesto del venditore ambulante tunisino, Mohamed Bouzizi, simbolo della “Rivoluzione dei gelsomini”. Resta da dire che in Egitto, teatro nei giorni scorsi di manifestazioni che hanno portato alla cacciata di Mubarak e che sono costate la vita a 365 persone, oggi centinaia di ufficiali e sottufficiali della Sicurezza di Stato stanno attuando una manifestazione davanti alla sede del ministero dell'Interno, al centro del Cairo. Si tratta di personale licenziato o rimosso in seguito agli incidenti, che chiede di essere riassunto.







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