La Chiesa Usa contro la legge sui matrimoni gay nel Maryland e nelle Hawaii
Anche il Maryland si appresta a varare una legge sui matrimoni omosessuali. Il 17
febbraio la Commissione Giustizia del Senato dello Stato ha dato un primo via libera
alla proposta che il prossimo 25 febbraio passerà all’esame della Camera dei Rappresentanti,
mentre il Governatore Martin J. O'Malley ha preannunciato l’intenzione di firmare
la legge se passerà. L’approvazione in Commissione – riferisce l’agenzia Cns - è stata
preceduta da un vivace dibattito tra i fautori e gli oppositori del provvedimento,
tra i quali la Chiesa. A preoccupare in particolare i vescovi, ha dichiarato in una
deposizione scritta il direttore esecutivo della Conferenza cattolica del Maryland,
Mary Ellen Russell, è il fatto che, a dispetto del suo titolo (Legge sulla protezione
della libertà religiosa e sul matrimonio civile), essa non contiene alcuna effettiva
garanzia a tutela della libertà religiosa. In questo senso, ha affermato, “tutte le
organizzazioni confessionali dovrebbero preoccuparsi” se il testo passasse così com’è.
Nei giorni scorsi l’arcivescovo di Baltimora Edwin F. O’Brien, ha ribadito che la
definizione del matrimonio come unione tra un uomo e una donna non è un’imposizione
arbitraria della Chiesa: “La visione del matrimonio quale viene tramandata dalle
società in tutta la storia dell’umanità ha origine da un semplice fatto biologico”,
ha detto il presule durante una Messa per la Giornata internazionale del Matrimonio
celebrata lo scorso 13 febbraio. Solo “l’unione tra un uomo e una donna infatti è
in grado di procreare e allevare figli”, ha aggiunto. Un altro argomento addotto dagli
oppositori della legge è che l’ordinamento del Maryland già riconosce alcuni diritti
alle coppie di fatto etero e omosessuali (tra cui la possibilità di decidere il trattamento
medico per il partner, il diritto ad ereditarne i beni e alcuni vantaggi fiscali).
Intanto, anche nelle Isole Hawaii è in discussione una proposta di legge sulle unioni
omosessuali. Se le due leggi passeranno salirebbero a otto gli Stati americani che
riconoscono nel proprio ordinamento le unioni civili o i matrimoni omosessuali. Gli
altri sei sono la California, il Nevada, il New Jersey, l’Oregon, Washington e più
recentemente l’Illinois. (L.Z.)