Aumenta tra i giovani italiani il consumo di alcol finalizzato allo "sballo"
Circa un terzo dei ragazzi che va in discoteca, all’entrata ha un tasso di alcol che
supera i 0,5 grammi per litro. E’ uno di risultati che preoccupano di più e che emergono
dalla campagna “Naso Rosso”, promossa dal Ministero della Gioventù e dall’Istituto
Superiore di Sanità per mettere un freno alle “stragi del sabato sera”. I dati sono
stati presentati stamani a Palazzo Chigi. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Gli incidenti
stradali sono la prima causa di morte tra i ragazzi. "Operazione Naso Rosso" ha visto
fare quasi sessantamila test da febbraio 2010 ad agosto per l’alcool nel sangue. Controlli
fatti in 11 regioni fuori delle discoteche, che hanno messo in luce una realtà preoccupante.
Il 34% dei ragazzi che va in discoteca ha un tasso di alcool superiore ai 0,5 grammi
per litro, percentuale che sale al 44 una volta usciti dal luogo di ballo. Il ministro
per la Gioventù, Giorgia Meloni:
“Aumenta il consumo
di alcol e aumenta il consumo di alcol finalizzato allo 'sballo', e si conferma un
altro dato che non sempre viene tenuto nella debita considerazione, e cioè che i due
terzi dei ragazzi che entrano nei locali hanno già fatto uso di alcol e un terzo dei
ragazzi che arrivano nei locali è già sopra la soglia”.
Le campagne d’informazione
comunque cominciano a fare effetto. I dati infatti dimostrano che chi ha bevuto troppo,
ora si mette meno facilmente al volante, e cede quindi la guida a un amico più sobrio.
Non bisogna però abbassare la guardia. Ancora il ministro Meloni:
“Il 36,6
per cento di coloro che sono morti sulle strade nel fine settimana, nel primo quadrimestre
del 2010, aveva meno di 30 anni. Per essere sinceri, dobbiamo sottolineare anche un
dato positivo, di contro, e cioè la diminuzione del numero dei morti sulle strade
italiane: tra il 2008 e il 2009 è di circa il 10 per cento”.
Che cosa
fare? Più controlli, anche al di fuori dei tradizionali locali di divertimento.(gf)