Vaticano: bilanci preventivi 2011 tra ripresa, nonostante la crisi, e aggravio di
costi di gestione
Segnali di ripresa, da un lato, aumento dei costi, dall’altro. È la “forbice” che
l’organismo preposto alla valutazione dei bilanci amministrativi della Santa Sede
e dello Stato vaticano ha individuato per quanto riguarda i bilanci di previsione
per il 2011. Sulla riunione, svoltasi martedì e mercoledì scorsi, riferisce in questo
servizio Alessandro De Carolis:
I cardinali
membri del Consiglio per lo Studio dei Problemi Organizzativi ed Economici della Santa
Sede lo scrivono chiaramente nel comunicato finale che riassume la due giorni di lavori:
il “quadro complessivo” che emerge sia dal Bilancio preventivo Consolidato della Santa
Sede, sia dal Bilancio preventivo del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano
– entrambi riguardanti il 2011 e illustrati in Consiglio dal cardinale Velasio De
Paolis, presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede – risente
ancora, “pur in presenza di chiari segnali di ripresa”, “delle incertezze del sistema
economico globale, ma anche degli accresciuti costi di gestione”. Ciò “appare evidente
– prosegue il comunicato – soprattutto per la Santa Sede, la cui insostituibile fonte
di sovvenzionamento è costituita dalle libere offerte dei fedeli”. Fedeli ai quali
i membri del Consiglio, si legge nella nota, esprimono “profonda gratitudine
per il sostegno che essi danno, spesso in forma anonima, al ministero universale del
Santo Padre", e che esortano "a perseverare in tale opera di bene”.
Alla
riunione presieduta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, hanno preso
parte il cardinale Giovanni Lajolo, presidente della Commissione Cardinalizia
per la Città del Vaticano, e mons. Carlo Maria Viganò, segretario generale del Governatorato.
Presenti anche i massimi responsabili dell'Apsa, l’Amministrazione del Patrimonio
della Sede Apostolica: il cardinale presidente, Attilio Nicora, e il segretario, mons.
Domenico Calcagno. Anche il direttore generale della Radio Vaticana, padre
Federico Lombardi, e il direttore amministrativo, Alberto Gasbarri, “sono intervenuti
– informa il comunicato – per la materia di loro competenza”.
Nell’evidenziare
che, come di consueto, i Bilanci sono stati sottoposti “a verifica e controllo da
parte della Prefettura degli Affari Economici”, la nota ufficiale conclude ricordando
che, nel merito dei Bilanci consolidati, “l’area di consolidamento riguarda
gli Organismi facenti parte della Curia Romana, la Camera Apostolica e le istituzioni
‘mediatiche’ della Santa Sede, vale a dire: la Radio Vaticana, la Tipografia Vaticana
- Editrice "L'Osservatore Romano"—, il Centro Televisivo Vaticano e la Libreria Editrice
Vaticana”. Il Governatorato, si specifica ancora, ha “un’Amministrazione indipendente
da contributi provenienti dalla Santa Sede o da altre Istituzioni” e “provvede alle
esigenze economiche e alla gestione territoriale dello Stato, fornendo la necessaria
struttura di supporto alla Sede Apostolica e alle relative attività”.