Iraq: liberato il cristiano rapito a Kirkuk. Pagato il riscatto dalla famiglia
È libero e in buone condizioni fisiche Iyad Dawoud Salman Askar, il cattolico di Kirkuk,
rapito lo scorso 13 febbraio da un gruppo di criminali. L’uomo è stato rilasciato
ieri sera dietro pagamento di un riscatto. L'agenzia AsiaNews riferisce della grande
soddisfazione per il buon esito della vicenda da parte di tutta la comunità cristiana
che, tuttavia, non nasconde timori per il futuro dell’Iraq. Iyad Dawoud Salman Askar,
cattolico di 53 anni, sposato e padre di due figli è stato prelevato dai malviventi
davanti la sua abitazione, nell’area di Dor al-Zira’a, vicino piazza al-Ithifalat,
nella parte sud-occidentale della città. In un primo momento i sequestratori hanno
chiesto 50mila dollari per il riscatto. Fonti della polizia confermano il pagamento
di una somma di denaro, ma non si conosce l’importo; ieri nel tardo pomeriggio la
liberazione. La famiglia di Askar già nel 2009 era stata vittima di un tentativo di
sequestro. In quell'occasione aveva perso la vita il fratello Sabah Daud Askar. Fonti
di AsiaNews a Kirkuk, anonime per motivi di sicurezza, manifestano “gioia e
soddisfazione” per la liberazione dell’uomo. In queste settimane si vivono momenti
di “attesa e speranza”, ma anche di “paura per ciò che accade in Egitto e in altri
Paesi dell’area Medio orientale”. Speranza perché possa nascere un movimento a favore
della democrazia e, al contempo, timori per la deriva fondamentalista che potrebbero
assumere queste manifestazioni. “Gli estremisti – conclude la fonte – possono riprendere
a colpire”.(M.G.)