Laurea “honoris causa” dell’Università di Perugia a mons. Gänswein. Il segretario
del Papa: la sana laicità rafforza l’identità dell’Italia
L’Università per Stranieri di Perugia ha conferito a mons. Georg Gänswein la Laurea
honoris causa in Sistemi di comunicazione nelle relazioni internazionali. Nel
corso della cerimonia, svoltasi stamani nell’Aula Magna dell’ateneo, il segretario
particolare del Papa ha tenuto una lectio magistralis sul tema “Relazione tra
Chiesa e Stato in Italia. La libertas Ecclesiae nel Concordato”. Mons. Georg
Gänswein ha iniziato il suo intervento, ricordando che proprio studiando all’Università
perugina ha potuto apprendere la lingua e la cultura dell’Italia. Sui passaggi salienti
dell’intervento di mons. Gänswein, il servizio di Alessandro Gisotti:
Stato e Chiesa,
anche se a diverso titolo, sono “a servizio della stessa persona umana e del bene
comune”: è quanto affermato da mons. Georg Gänswein, che nella sua lectio magistralis
ha ripercorso i rapporti tra Chiesa e Stato Italiano dal Concordato Lateranense del
’29 all’Accordo di Villa Madama. Il segretario particolare del Papa ha rilevato come
con l’Accordo del 1984 si affermi “una concezione nuova della sovranità, non più chiusa,
ma aperta al servizio dell’uomo e del bene comune”, per cui è necessaria “una sana
collaborazione seppure nella diversità delle rispettive competenze”. Mons. Gänswein
ha così ripreso la visione dei rapporti tra Stato e Chiesa in Italia, proposta da
Benedetto XVI nella sua visita al Quirinale del 2005. “L’autonomia della sfera temporale
– ha detto riecheggiando il Pontefice – non esclude un’intima armonia con le esigenze
superiori e complesse derivanti da una visione integrale dell’uomo e del suo eterno
destino”. Il Concordato del ‘29 e gli Accordi dell’ ’84, ha soggiunto, “offrono un
quadro giuridico per realizzare quella sana laicità” di cui parla il Papa e “che rafforza
l’identità dell’Italia”.
Il segretario del Papa non ha mancato di dedicare
una parte significativa del suo articolato discorso alla Città di Roma, auspicando
l’approvazione di norme speciali affinché possa svolgere al meglio i suoi ruoli di
capitale, città internazionale e sede della cattolicità. In particolare, mons. Gänswein
ha osservato che Roma potrebbe essere dotata di leggi speciali attinenti a settori
quali le relazioni internazionali, l’accoglienza dei pellegrini e i servizi sociali
e sanitari a favore degli immigrati. Due esempi recenti, ha aggiunto, rafforzano questa
visione: il Grande Giubileo del 2000 e i funerali di Papa Wojtyla, eventi che hanno
visto l’affluire a Roma di una moltitudine di persone ed hanno richiesto alle autorità
un ripensamento di tanti luoghi della città.