Il cardinale indiano Gracias: il messaggio di Papa Wojtyla è una risposta a chi alimenta
tensioni sociali
La visita di Papa Giovanni Paolo II in India ha rappresentato “per i cristiani e per
tutta la popolazione, un forte richiamo al rispetto della dignità della persona umana
e del ruolo della religione nella vita dell’uomo, anche nell’arena pubblica”. Queste
le parole all’agenzia FIdes del cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e
presidente della Conferenza episcopale dell’India, al termine delle celebrazioni giubilari
per commemorare il viaggio di Giovanni Paolo II in India del 1986. “Abbiamo ricordato
la figura e l’insegnamento di Papa Wojtyla, molto importanti per l’India di oggi e
abbiamo registrato una grande devozione e un’ottima accoglienza in tutte le città.
Vi è stata grande affluenza di giovani e forte attenzione al dialogo interreligioso
e alla carità”, ha commentato il porporato. Giovanni Paolo II, come Madre Teresa,
è una figura apprezzata anche dalla comunità indù e il suo messaggio “ricorda l’urgenza
di tutelare l’integrità della persona, e l’impegno di carità e di amore verso tutti,
specialmente verso i poveri”. Questa è, prosegue il cardinale Gracias “una risposta
evangelica a quanti promuovono la violenza o vogliono alimentare tensioni sociali
e interreligiose, come i gruppi fondamentalisti indù”. “Come Chiesa indiana”, conclude
il cardinale “abbiamo ribadito che Cristo è la risposta alle ansie più profonde del
cuore umano, e abbiamo ricevuto nuovo slancio per l’evangelizzazione”. Il cardinale
Gracias sarà presente alla cerimonia di Beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1°
maggio in San Pietro e ha auspicato un viaggio di Papa Benedetto XVI in India (M.R.)