2011-02-14 14:37:05

Australia: intervento dell’associazionismo cattolico sulle condizioni degli immigrati


Le politiche che affrontano la condizione dei rifugiati e dei richiedenti asilo in Australia risultano “improvvisate e inumane”. Questo il pensiero di padre Jim Carty, coordinatore del Marist Asylum Seeker-Refugee Service, sulla proposta governativa di introdurre l’obbligo per gli stranieri accolti nei centri di soccorso di lavorare in maniera gratuita nelle zone colpite dall’alluvione. L’obiettivo, secondo il ministro dell’immigrazione australiano, Chris Bowen, sarebbe quello di rendere un servizio “per il bene della comunità”. Ma padre Carty, riferisce l’”Osservatore Romano”, giudica sostanzialmente inadeguati gli interventi governativi sulle strutture di accoglienza per i rifugiati di Willawood, Curtin e Christmas Island, che ospitano spesso un numero di immigrati sensibilmente superiori alle reali possibilità, con rischi per quanto concerne la sicurezza e le condizioni igienico-sanitarie. Il religioso, che cura l’assistenza dei rifugiati da oltre vent’anni, ha inoltre spiegato che “il problema degli immigrati in attesa di asilo va affrontato con razionalità e non con emotività”. L’Australia costituisce una meta privilegiata per i profughi dell’Asia meridionale, che per la maggior parte provengono dall’Afghanistan e dallo Sri Lanka. (M.R.)







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