2011-02-10 15:34:46

Veglia di preghiera per i bimbi rom. Il cardinale Vallini: non solo solidarietà, ma giustizia


“Nel sacrificio di questi piccoli impegniamoci per una vita nuova fatta di giustizia e solidarietà”. Così il cardinale vicario Agostino Vallini, durante la veglia di preghiera celebrata ieri presso la Chiesa di Santa Maria in Trastevere a Roma, per commemorare i 4 bimbi rom morti domenica sera in un incendio che ha distrutto la loro baracca. Presenti anche autorità politiche esponenti di movimenti religiosi e associazioni e comunità, prima tra tutte quella di Sant’Egidio. Al termine della celebrazione, il porporato ha portato il ricordo di Benedetto XVI e la sua preghiera di pace e amore per tutti. C’era per noi Cecilia Seppia:RealAudioMP3

Sebastian, Patrizia, Fernando e Raul, sono i nomi dei 4 bimbi rom, la cui morte ha detto il cardinale Agostino Vallini pesa come un macigno sul cuore. L’unica loro sfortuna è stata quella di essere nati poveri, ma questa orribile tragedia - ha affermato il porporato - ci costringe ad un grave esame di coscienza, perché ciascuno di noi ha le sue responsabilità:

“Dinanzi a questo fenomeno è necessaria innanzitutto una conversione personale comunitaria del cuore, che ci faccia guardare la realtà con gli occhi della verità. Non dimentichiamo che abbiamo davanti uomini e donne come noi, bambini come i nostri figli, fratelli nostri. Ancor prima di soluzioni politiche e normative, è necessaria una visione dell’uomo e della società che diventi cultura diffusa, ispirata dal rispetto per ogni uomo perché è uomo. Questo tragico evento sia dunque l’occasione per un maggior impegno a far crescere e diffondere questa cultura”.

Una circostanza tra le più tragiche e sconcertanti della vita, come l’ha definita il cardinale Vallini, ha però riunito ieri nel cuore della capitale centinaia di persone, che hanno voluto stringersi intorno ai familiari delle piccole vittime, assicurando sostegno e preghiera. Come ci racconta Eva, una giovane mamma rom:

“Questo evento ha distrutto il cuore di noi mamme. Sono venuta qua per pregare con i bambini, come hanno fatto anche molti nostri amici. Una preghiera per noi, per le anime di quei bambini che sono morti e per i nostri figli, che sono ancora vivi, affinchè Dio ci aiuti”.

Non possiamo più vivere così, dice Erzis, che invoca soluzioni migliori per chi è fuggito dal proprio Paese e invita a non dimenticare:

“Bisogna essere uniti in queste occasioni, in questa tragedia che purtroppo è successa. Voglio però dire che questa non è la prima volta che accadono fatti del genere; succedono anche in altre città italiane. Bisogna vedere di trovare una soluzione migliore. Questa cosa che è successa non si può dimenticare”.

Ricordando il dramma che si cela dietro le migrazioni, il cardinale Vallini ha ribadito la necessità di un impegno serio in difesa di coloro che valgono non per quello che possiedono ma per quello che sono, ovvero persone umane. Quindi ha invitato tutti a farsi promotori di una cultura aperta all’accoglienza e alla solidarietà, di una concezione nuova della società in cui gli immigrati non vengano considerati solo una fonte di problemi, ma al contrario una risorsa preziosa. Alle autorità infine il monito ad andare oltre l’emergenza, realizzando forme di integrazione sociale, che consentano a chi si trasferisce in Italia condizioni di vita pari a quelle di tutti gli altri cittadini. “E' una questione di giustizia - ha concluso - che un Paese democratico non può eludere". (vv)







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