Pakistan: forse cancellato il ministero per le Minoranze. Bhatti: continuerò la
mia lotta
“Con o senza un ministero, la mia lotta per la comunità cristiana e per le minoranze
continuerà”: così Shanbaz Bhatti, ministro cattolico per le Minoranze in Pakistan,
ha ribadito il suo impegno nel corso di un’intervista all'agenzia AsiaNews, mentre
al governo tira un’aria di rimpasto che potrebbe far scomparire il suo dicastero,
inglobandolo nel ministero per gli Affari religiosi. Il Fondo Monetario Internazionale
e la Banca Mondiale, infatti, hanno fortemente criticato l’esecutivo pakistano, accusato
di essere troppo costoso con i suoi 71 tra ministri federali e statali. Il ministero
per le Minoranze è stato creato il 3 novembre 2008 e Bhatti è stato il primo esponente
politico ad assumerne l’incarico; precedentemente i problemi legati alle minoranze
erano affidati a un ministro statale. “I cristiani pakistani sono sempre stati fedeli
al Pakistan – ha ribadito le sue posizioni, nonostante il rimpasto annunciato dal
presidente Zardari e dal premier Gilani – hanno versato il loro sangue per la nascita
del Pakistan e il Paese ha trovato posto nel mondo grazie al loro voto decisivo”.
Una delle bandiere dell’attività del ministro è stata la lotta per l’abolizione della
legge sulla blasfemia: “È usata come arma potenziale per ferire, soggiogare, terrorizzare
ed esercitare pressioni – ha concluso – ho ricevuto minacce di morte da gruppi estremisti,
ma ringrazio quanti mi hanno sostenuto in questa battaglia. Il partito non ha garantito
la mia sicurezza – ha accusato – perché pressato da movimenti fondamentalisti, ma
continuerò a lavorare secondo gli incarichi che il partito mi assegnerà”. (R.B.)