Congo: un missionario commenta il mistero dell’aereo con l’oro, fermato a Goma
“Si tratta molto probabilmente di una transazione che per un qualche motivo, ha subito
un intoppo e che ha permesso di confermare l’implicazione dei militari congolesi nello
sfruttamento illegale delle risorse mineraria congolesi” dice all’agenzia Fides padre
Loris Cattani, missionario saveriano, animatore della Rete pace per il Congo, commentando
il fermo all’aeroporto di Goma, capoluogo del nord Kivu (ad est della Repubblica Democratica
del Congo), di un aereo utilizzato in un tentativo di esportazione di una forte quantità
di oro. Il 3 febbraio le autorità locali hanno bloccato un Gulfstream, immatricolato
negli Stati Uniti, e proveniente da Abuja, capitale della Nigeria. A bordo, vi erano
4 passeggeri (due nigeriani, un francese e uno statunitense) che sono stati arrestati,
con l’accusa di contrabbando di oro. Una somma di denaro è stata recuperata, circa
1,8 milioni di dollari americani. Gli arrestati hanno affermato di aver pagato 6,5
milioni di dollari per comprare un quantitativo di oro. Non si sa che fine abbia fatto
il denaro non sequestrato dalla polizia. Anche sul quantitativo di oro da contrabbandare
le autorità locali non sono precise. Una fonte afferma che si tratta di 310 kg, un'altra
di 435,6 e un’altra ancora di 456. “Deve essere successo qualcosa, qualcuno ha voluto
ingannare l’altra parte e l’affare non solo è saltato ma è stato scoperto, perché
probabilmente una delle parti ha parlato. Del resto, sembra che non fosse la prima
volta che quell’aereo atterrava a Goma” dice padre Loris. Il 10 settembre, il Capo
dello Stato Joseph Kabila, ha decretato la sospensione dello sfruttamento e dell'esportazione
di minerali nelle tre province del Nord Kivu, Sud Kivu e Maniema. Questa decisione
è stata presa per privare di risorse i gruppi armati ancora attivi e sanare così il
settore minerario. Il Presidente ha denunciato anche “l'implicazione manifesta” di
autorità locali, provinciali e nazionali, civili e militari, in questo commercio illecito
dei minerali provenienti dall'est del Paese. Nella vicenda dell’aereo di Goma sarebbero
implicati alcuni militari dell’esercito provenienti dalle fila degli ex guerriglieri.
“Questo conferma la tesi che almeno una parte dell’esercito è implicata nel commercio
illegale dei minerali. Che siano propri i militari a trasgredire la sospensione dell’attività
minerarie nelle province dell’est è preoccupante” sottolinea padre Loris. Secondo
il missionario “il fermo dell’aereo di Goma è molto significativo, perché il velivolo
era immatricolato negli Stati Uniti e proveniva dalla Nigeria, dimostrando l’ampiezza
delle reti di contrabbando. Sarà interessante vedere gli sviluppi della vicenda”.
L’oro proviene da Bukavu o da un’altra zona ma viene contrabbandato attraverso l’aeroporto
di Goma perché è l’unico aeroporto internazionale dell’area. La Chiesa cattolica attraverso
la Commissione episcopale “Giustizia e Pace” sta lavorando ad un dossier sullo sfruttamento
illegale delle risorse minerarie congolesi. (R.P.)