2011-02-10 16:01:29

Colombia: l’impegno dei vescovi per la pace nel Paese


“Cedere con dignità al governo”: questo chiedono i vescovi della Colombia riuniti in questi giorni nella 90.ma assemblea plenaria che ha per tema “La pastorale per la pace” alle organizzazioni malavitose attive nel Paese. Mons. Julio Césaer Vidal Ortiz, vescovo di Monteria, ha esortato la comunità ecclesiale locale a perseverare nel delicato lavoro di mediazione verso l’obiettivo della “resa finale alle autorità delle bande criminali”. Il riferimento dei presuli è al gruppo “Bacrim”, che raccoglie varie organizzazioni presenti e che si è formato nel 2006, in seguito allo scioglimento delle Forze di difesa della Colombia, un’organizzazione paramilitare che si opponeva alle formazioni terroristiche. La lotta alla criminalità organizzata e al traffico di droga richiede una “risposta globale”, ha continuato il vescovo di Monteria, suggerendo un incremento di presenza delle forze armate regolari sul territorio, ma anche la collaborazione dei cittadini che devono rifuggire omertà e connivenza. “È necessario creare un nuovo orizzonte educativo e culturale”, ha concluso il vescovo. Nel corso della plenaria che si chiuderà domani, riferisce L’Osservatore Romano, si è riflettuto anche sulle varie sfaccettature che assume il conflitto armato in Colombia e sul fenomeno dei bambini soldato, una piaga sociale che coinvolge tra gli ottomila e gli undicimila adolescenti nel Paese. Una drammatica testimonianza sul tema è stata quella del sacerdote gesuita Francisco de Roux, secondo il quale il reclutamento violento di minori per la guerra non si è fermato neppure con la firma del protocollo della Convenzione sui Diritti del fanciullo da parte della Nazioni Unite nel 2002. (R.B.)







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