Le “Antiche Madonne d’Abruzzo” in mostra al Castello del Buonconsiglio di Trento
Sopravvissute al peggio, ora tornano ad essere esposte alla contemplazione del pubblico
e alla venerazione dei fedeli. Sono le “Antiche Madonne d’Abruzzo” in mostra fino
al 1 maggio prossimo al Castello del Buonconsiglio di Trento: si tratta di pregiati
dipinti e sculture lignee, dall’Alto Medioevo al Rinascimento, provenienti dal Museo
Nazionale dell’Aquila e salvate dal terremoto dell’aprile 2009 in cui persero la
vita 308 persone. Il servizio è di Paolo Ondarza.
Ieratiche
sovrane benedicenti, madri affettuose, testimoni di una fede millenaria. I calcinacci
e la polvere non ne hanno offuscato bellezza e sacralità. Sono le Madonne del Castello
dell’Aquila: sculture lignee o tavole dipinte tra l’Alto medioevo e il primo rinascimento
sopravvissute al terremoto del 2009. Essenziali, pur nell’eleganza dell’oro delle
corone, del rosso e del cobalto delle vesti, le Vergini raccontano le antiche, e sempre
vive, radici cristiane del popolo abruzzese. La curatrice della mostra Lucia
Arbace.
“Qualche volta le Madonne che hanno una storia più
ricca non sono quelle più importanti dal punto di vista storico ed artistico, ma ci
sono anche queste fragili Madonnine a rappresentare l’umanità e la devozione di piccole
comunità montane”.
Come gli aquilani non dimenticheranno mai quei giorni
di lutto e paura scanditi dalle interminabili scosse, così i segni della catastrofe
resteranno sempre incisi nel legno dei manufatti. La trecentesca scultura della Madonna
di Fossa è una delle opere salvate tra le macerie dai vigili del fuoco: il crollo
a terra ha danneggiato il tabernacolo che incorniciava la scultura, la corona che
ricopriva il volto della Vergine e il naso del bambino Gesù. Ancora Lucia Arbace.
“Naturalmente abbiamo potuto assemblare di nuovo il tettuccio del tabernacolo
e la parte della corona che si era staccata di netto. Il nasino del Bambino Gesù è
rimasto, però, con questa piccola fessura provocata dall’urto. In effetti, il terremoto
è un evento storico e non può essere del tutto cancellato”.
Pulite per
l’occasione, ma non restaurate visti gli ingenti costi di realizzazione, le Antiche
Madonne d’Abruzzo rappresentano un segno di speranza perché tornano a vivere e a testimoniare
una fede che nessun sisma potrà mai distruggere.(ap)