2011-02-05 14:58:32

Indagine Usa: i giovani cattolici non hanno abbandonato la fede


I giovani cattolici hanno oggi un legame diverso rispetto al forte vincolo che legava alla Chiesa i loro coetanei nati tra gli anni Quaranta e Cinquanta ma non hanno abbandonato la fede e non sono ancora una “generazione perduta”. A rilevarlo è un’indagine presentata nel corso di un Forum promosso dai Gesuiti alla «Fordham University» di New York, secondo quanto fa sapere l’Osservatore Romano. Durante la conferenza, dal titolo «Lost? Twenty-somethuingsin the Church», il sociologo James Davidson ha spiegato dunque come i giovani cattolici distinguano tra la fede, nella quale si identificano e che rispettano, e le istituzioni, alle quali sono invece meno legati. Secondo i dati, otto giovani cattolici su dieci ritengono che esistano molti modi per interpretare il cattolicesimo e danno maggiore rilevanza alla loro esperienza individuale piuttosto che al magistero. La maggior parte di loro, inoltre, sottolinea l’importanza di pensare in modo autonomo piuttosto che obbedire ai responsabili ecclesiali. Invece di abbracciare le tradizioni e gli insegnamenti della Chiesa, molti distinguono tra credenze e principi astratti - che ritengono al centro della fede cattolica - e codici di comportamento più concreti, che considerano però marginali. Credere alla Santissima Trinità, all’Incarnazione, a Maria Madre di Dio, alla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia e il bisogno di prendersi cura dei poveri, infatti, sono per loro più importanti di indicazioni pratiche. Sul fronte dei comportamenti sessuali, infine, i giovani adulti cattolici risentono della complessa relazione tra la Chiesa e i costumi più diffusi. (L.G.)







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