Le “nuove frontiere” del lavoro minorile al Forum Sociale Mondiale di Dakar
Il Forum Sociale Mondiale torna in Africa, a Dakar. L’11.ma edizione si terrà infatti
in Senegal dal 6 all’11 febbraio prossimi. La presenza delle associazioni che si occupano
di contrasto alle peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile rappresenta una
testimonianza fondamentale per ripensare le strategie per la creazione di un "Altro
mondo possibile". Secondo una nota inviata all’agenzia Fides da Raffaele Salinari,
presidente della Federazione internazionale Terre des hommes, e da Cristiano Morsolin,
operatore di reti internazionali per la difesa dei diritti dei bambini e degli adolescenti
che da dieci anni lavora in America Latina, i numeri dell’Organizzazione Internazionale
del lavoro sono eloquenti: più di 300 milioni di bambini tra i 5 ed i 14 anni sono
attualmente sfruttati e coinvolti nelle “forme peggiori” del lavoro minorile. In Brasile
il fenomeno del lavoro minorile sommerso è dilagante. Sono numerose le fabbriche clandestine
che, specie nel sud, cuciono capi di abbigliamento in scantinati malsani. Un’altra
piaga è quello dello sfruttamento della prostituzione infantile, dell’accattonaggio,
o dei minori assoldati dalla criminalità organizzata. Sono tutti fenomeni in crescita
e dei quali si parla solo in termini repressivi. Secondo diversi osservatori il Paese
è diventato, da qualche anno, un vero e proprio centro di smistamento per tutta la
prostituzione infantile europea, che viene alimentata dal traffico di esseri umani
provenienti dall’Est europeo o dalle coste africane. Si stima che i profitti ammontino
ad oltre tre miliardi di euro ogni anno. Le forme estreme superano di gran lunga quelle
“classiche” del lavoro come braccianti o nell’edilizia. Si apre anche uno spettro
ampio di nuove forme di sfruttamento dei minori: la pornografia via internet, lo sfruttamento
sessuale nei Paesi terzi attraverso viaggi organizzati, i trapianti clandestini di
organi ed i bambini-soldato. Sono le “nuove frontiere” del lavoro minorile, in costante
crescita, come dimostrano le statistiche e le cronache, che ci consegnano sempre più
frequentemente episodi di bambini venduti ancor prima di nascere. Non esiste infine
guerra in Africa, Asia o America latina nella quale gli eserciti irregolari non impieghino
bambini soldato. (A.L.)