2011-02-04 14:47:35

I vescovi dell’Illinois: la legalizzazione delle unioni civili in conflitto con la libertà religiosa


La legalizzazione delle unioni civili nell’Illinois “rischia di entrare in conflitto con la libertà religiosa”. A denunciarlo, in una nota, sono i vescovi dello Stato, dopo la firma apposta alla legge il 31 gennaio dal governatore democratico Pat Quinn. Secondo la Conferenza cattolica dell’Illinois, contrariamente a quanto sembra indicare il titolo (“Legge sulla tutela della libertà religiosa e sull’unione civile”), il provvedimento non protegge abbastanza le istituzioni religiose in caso di contenziosi con lo Stato, in particolare in materia di adozioni e di affidamenti di minori. L’auspicio dei vescovi è che questi aspetti vengano presi in seria considerazione nei prossimi mesi e che siano prese misure per tutelare meglio la libertà di coscienza. La nota – riferisce l’agenzia Cns - ribadisce quindi la posizione della Chiesa sul matrimonio che, afferma, “non è una semplice relazione tra esseri umani” e “non è un’invenzione né della Chiesa né di uno Stato”. “Nessuna ideologia – sottolineano i presuli - può cancellare la certezza che il matrimonio esista solo tra un uomo e una donna, i quali con un dono personale ed esclusivo si impegnano reciprocamente a cooperare con Dio nella procreazione ed educazione di nuove vite umane”. La normativa, approvata in via definitiva il 13 gennaio dal Senato statale, riconosce anche alle coppie dello stesso sesso diritti molto simili a quelli garantiti alle persone unite in matrimonio. Tra questi sono inclusi la capacità di decidere il trattamento medico per il partner e il diritto ad ereditarne i beni. Con l’Illinois salgono a sei gli Stati americani che riconoscono nel proprio ordinamento le unioni civili o i matrimoni omosessuali. Gli altri cinque sono la California, il Nevada, il New Jersey, l’Oregon e Washington. (L.Z.)







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