2011-02-04 14:46:59

Ad Haiti i Gesuiti auspicano un futuro senza lotte di potere


“Gli attori politici nazionali e internazionali sembrano più preoccupati dalle lotte di potere che da una ricerca sincera e patriottica delle soluzioni ai gravi problemi su cui si confronta la società haitiana”. É quanto si legge in una nota della ‘Cellula di riflessione e azione nazionale dei Gesuiti e della società civile’ (Cran), prendendo posizione di fronte al preoccupante scenario socio-politico nazionale di Haiti. I firmatari del documento, ripreso dalla Misna, lanciano un appello agli haitiani e a tutti i protagonisti della crisi, dal governo del presidente uscente Réné Préval, ai candidati alla presidenza e alle legislative, ai partiti politici, al Consiglio elettorale provvisorio (Cep). “Teniamo a ricordare a tutti - scrivono - i grandi principi democratici, i valori fondamentali, umani ed etici, che devono guidare i comportamenti”. Evidenziano anche “l’amore sincero e profondo per il proprio popolo, specialmente per i settori sociali più vulnerabili, la volontà reale di cercare soluzioni rapide ai numerosi problemi della popolazione come la vita disumana sotto le tende”. Ricordano inoltre altre emergenze, tra cui “l’epidemia di colera, il rimpatrio massiccio dei compatrioti da parte dei governi degli Stati Uniti e della Repubblica Dominicana, l’urgenza di ricostruire un Paese devastato dalle catastrofi naturali, l’estrema povertà e l’irresponsabilità delle classi dirigenti”. Problemi accantonati - sostiene il Cran - per sterili e interminabili lotte di potere. “Senza dialogo, negoziato e ascolto - concludono - a regnare è “la legge della giungla”. Tra i valori da recuperare per la soluzione della crisi, il documento mette in risalto anche “l’onestà, il rispetto dell’altro e l’umiltà, il diritto e dovere di tutti di partecipare alla cosa pubblica, di promuovere il bene comune attraverso una partecipazione cittadina effettiva a elezioni davvero oneste e trasparenti, la non violenza attiva come strategia di lotta politica”. Intanto, si moltiplicano ad Haiti iniziative umanitarie: nell’isola è partito il progetto di ricostruzione del sanatorio di Siguenau, completamento distrutto dal terremoto, specializzato nel trattamento di malati di Tbc e di Aids. L’iniziativa, sostenuta dalla raccolta fondi (circa 20 mila euro) ricevuti da Agire, Mediafriends, Pd Lazio e Auser, prevede la realizzazione di un Centro di eccellenza per la cura delle malattie respiratorie, cliniche esterne e laboratori di analisi. Il sanatorio verrà inaugurato prossimamente. (M.I.)







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