2011-02-03 14:17:57

Per la Giornata del malato mons. Zimowski chiede solidarietà a chi soffre e preghiere per Papa Wojtyla "malato tra i malati"


“Dalle sue piaghe siete stati guariti”: il titolo del messaggio di Benedetto XVI per la prossima Giornata mondiale del malato, che verrà celebrata come ogni anno l’11 febbraio, nella ricorrenza della Beata Vergine di Lourdes. Stamani, nella Sala Satampa Vaticana, ne ha parlato con i giornalisti l’arcivescovo Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, alla vigilia del Seminario conclusivo, sabato prossimo a Roma, delle celebrazioni per i 25 anni del dicastero. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Sondare il mistero della sofferenza umana alla luce della fede e promuovere solidarietà verso i malati, “perché nessuno venga lasciato solo né privo di cure adeguate”. Mons. Zimowski ha sottolineato le finalità di questa Giornata – ricordiamo – istituita 19 anni fa da Giovanni Paolo II.

“Innanzitutto, sensibilizzare il popolo di Dio e la società civile al mondo della sofferenza ed aiutare i malati stessi a valorizzare la loro sofferenza. Poi, coinvolgere le diocesi, le comunità cristiane e le famiglie religiose, nella pastorale della sanità. Inoltre, è molto importante in questo anno favorire l’impegno del volontariato. Voi sapete che il 2011 è l’Anno del volontariato in Europa. Questa giornata deve promuovere la formazione spirituale e morale degli operatori sanitari, medici, infermieri ed anche farmacisti. Infine, richiamare l’importanza dell’assistenza religiosa ai malati. Si parla dei sacerdoti, cioè i cappellani ospedalieri, ma anche dei laici che formano una comunione, una comunità per essere vicino ai malati.

La Giornata mondiale del malato oltre che in ogni diocesi viene celebrata solennemente ogni tre anni. Prossimo appuntamento in Germania:

“Stiamo già preparando per il 2013 una celebrazione solenne nel Santuario mariano di Altötting, in Germania, nella diocesi di Passau. Sappiamo che questo è il Santuario di Benedetto XVI come la Kalwaria Zebrzydowska era il Santuario di Giovanni Paolo II”.

Il pensiero di mons. Zimowski è corso quindi alla prossima Beatificazione di Karol Wojtyla:

“Penso che in ogni diocesi la Giornata mondiale del malato sarà un’occasione propizia per la buona preparazione alla Beatificazione di Giovanni Paolo II, perché ormai il primo maggio è molto vicino. E, in questa occasione, vorrei dire che il Santo Padre era un ‘malato tra i malati’. Lui diceva che aveva tre case: la Città del Vaticano, Castel Gandolfo e anche il Policlinico Gemelli, dove veramente ha trascorso non giorni, ma tanti mesi”.

Riguardo il Seminario conclusivo del 25.mo anniversario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, esso sarà dedicato al tema “Associazionismo sanitario cattolico e cultura della vita” e verrà ospitato il 5 febbraio presso l’Auditorium S. Pio X a Roma. Attesi numerosi ospiti, anche dall’estero, per confrontare l’esperienza associativa nel campo della salute e della sanità nelle diverse realtà del mondo.

A inaugurare, al mattino, il Seminario sarà una Messa nella chiesa di Santo Spirito in Sassia, presieduta dall’arcivescovo Zimowski, presente il cardinale Angelini. I lavori saranno quindi introdotti dal segretario del dicastero, mons. Redrado. Seguiranno l’indirizzo di saluto del cardinale Barragán, e la Lectio magistralis su “Il ruolo delle associazioni dei fedeli nella difesa della vita nel Magistero Pontificio”, affidata all’avvocato Carriquiry, sottosegretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Al termine degli interventi, il presidente del dicastero chiuderà l’Anno Giubilare. Al pomeriggio, relazione del prof. Viñas, rettore dell’Università di Lérida in Spagna, sul tema “Associazionismo sanitario cattolico e servizio alla vita: problematica e prospettiva”. Quindi, tavola rotonda tra delegati di vari organismi: Federazioni internazionali dei medici (Fiamc) e dei farmacisti cattolici (FipcI), Comitato internazionale cattolico delle infermiere e assistenti medico-sociali (Ciciams), Fondazione Raoul Follereau e Associazione medici cattolici italiani (Amci). Prenderà poi la parola mons. Pintor, vescovo di Ozieri, prima delle conclusioni di mons. Zimowski sulle prospettive future del dicastero.







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