Il Papa nella prefazione di "Youcat", sussidio per i giovani della Gmg: conoscete
la vostra fede come un musicista le sue note
Un sussidio per conoscere la fede cristiana “con la stessa precisione con cui uno
specialista di informatica conosce il sistema operativo di un computer”. Con questa
insolita immagine, Benedetto XVI si rivolge ai giovani nella prefazione di “Youcat”,
un libro di prossima uscita in 300 pagine, nelle quali – con un sistema di domande
e risposte e un linguaggio agile – ragazzi e ragazze possono trovare esposte le verità
di fede contenute nel Catechismo della Chiesa cattolica. Il testo, che uscirà in sette
lingue, avrà come primi destinatari i giovani che parteciperanno, in agosto, alla
Gmg di Madrid. Il servizio di Alessandro De Carolis:
L’ispirazione
iniziale è stata dei vescovi austriaci, guidati dal cardinale Schönborn. Pensando
a come preparare al meglio i ragazzi che tra sei mesi saranno a Madrid con il Papa,
l’idea era di fornire loro un libro da mettere nello zaino che parlasse della fede
con l’immediatezza e la freschezza del loro linguaggio. L’equipe di teologi, esperti
di catechesi e di giovani che si è messa al lavoro ha partorito “Youcat”, un sussidio
che in quattro sezioni compendia, con illustrazioni domande e risposte, quattro aspetti
principali: “Che cosa crediamo”, “La celebrazione del mistero cristiano”, “La vita
di Cristo” e “La preghiera nella vita cristiana”. Il risultato è stato particolarmente
apprezzato da Benedetto XVI, che ne parla in termini appassionati nella prefazione
al libro, pubblicata in esclusiva sul numero di febbraio del “Messaggero di Sant’Antonio”.
Ricordando la non facile genesi del “Catechismo della Chiesa cattolica” – un’opera
complessa e “audace” perché condensava duemila anni di esperienza e di diversità ecclesiale
in un unico libro – Benedetto XVI ricorda che già all’epoca ci si era chiesto se non
fosse il caso di “tradurre”, per così dire, il testo del Catechismo avvicinandolo
a specifiche categorie di persone.
“Youcat” è in sostanza questo: una
sorta di “traduzione” del Catechismo pensata per i ragazzi. “Spero che molti giovani
si lascino affascinare da questo libro”, auspica Benedetto XVI, che osserva: “Alcune
persone mi dicono che il catechismo non interessa la gioventù odierna; ma io non credo
a questa affermazione e sono sicuro di avere ragione. Essa non è così superficiale
come la si accusa di essere; i giovani vogliono sapere in cosa consiste davvero la
vita”. E aggiunge: “Un romanzo criminale è avvincente perché ci coinvolge nella sorte
di altre persone, ma che potrebbe essere anche la nostra; questo libro è avvincente
perché ci parla del nostro stesso destino e perciò riguarda da vicino ognuno di noi”.
Non si tratta, assicura, di un sussidio “che vi adula, non offre facili soluzioni”,
ma “vi presenta il messaggio del Vangelo come la ‘perla preziosa’ per la quale bisogna
dare ogni cosa”. Per questo, esorta ancora il Papa, “studiate il catechismo con passione
e perseveranza! Sacrificate il vostro tempo per esso! Studiatelo nel silenzio della
vostra camera, leggetelo in due, se siete amici, formate gruppi e reti di studio,
scambiatevi idee su Internet. Rimanete ad ogni modo in dialogo sulla vostra fede!
Dovete conoscere quello che credete; dovete conoscere la vostra fede – indica Benedetto
XVI – con la stessa precisione con cui uno specialista di informatica conosce il sistema
operativo di un computer”, “come un musicista conosce il suo pezzo”.
La
conclusione è altrettanto schietta e coinvolgente. Sapete, scrive il Papa, che la
“comunità dei credenti è stata negli ultimi tempi ferita dagli attacchi del male,
dalla penetrazione del peccato all’interno, anzi nel cuore della Chiesa”. Ebbene,
afferma, “non prendete questo a pretesto per fuggire il cospetto di Dio; voi stessi
siete il corpo di Cristo, la Chiesa! Portate il fuoco intatto del vostro amore in
questa Chiesa ogni volta che gli uomini ne hanno oscurato il volto”.