2011-02-03 14:17:09

Delegazione di leader cristiani, musulmani ed ebrei in visita ad Auschwitz


Un grande progetto, che ha permesso a “personalità delle tre grandi religioni monoteiste di riunirsi e meditare sul significato dello sterminio”. Così il presidente della Conferenza episcopale francese e arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, ha commentato la visita, cui ha preso parte, di oltre cento leader religiosi cristiani, ebrei e musulmani al campo di sterminio di Auschwitz, in Polonia, per commemorare le vittime della Shoah. Ad Auschwitz, oltre a un milione di ebrei, ricorda L’Osservatore Romano, furono uccisi anche 70mila polacchi, 20mila rom e 15mila russi. La visita è stata patrocinata dall’Unesco e organizzata nell’ambito del Progetto Aladino, con l’obiettivo di promuovere la comprensione interculturale e rendere disponibili le informazioni relative all’olocausto anche in arabo, persiano e turco. Tra i partecipanti, il grand mutfi della Bosnia, Mustafa Ceric, che ha sottolineato come la negazione dell’olocausto, come pure della strage di Srebrenica, dove nel 1995 furono trucidati ottomila musulmani bosniaci, contribuisca al possibile ripetersi di nuove stragi. “Questo monumento dell’orrore – ha detto – serve a ricordare che l’intolleranza e l’incomprensione tra i popoli possono spingere gli uomini a costruire un posto votato allo sterminio di altri esseri umani”. Dello stesso avviso anche il gran rabbino di Polonia, Michael Schudrich: “Portare leader religiosi ebrei, cristiani e musulmani qui – ha concluso – forse aumenta le probabilità che, se ci sarà una prossima volta, l’umanità potrà fermarsi in tempo”. (R.B.)







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