Benedetto XVI alla Comunità de l’Emmanuel: in un mondo spesso disorientato, portate
la luce di Cristo a tutti
Nell’Eucaristia trovate la forza per annunciare la Parola di Dio a tutti gli uomini:
è l’esortazione di Benedetto XVI ai membri della Comunità de l’Emmanuel, ricevuti
stamani in occasione del 20.mo anniversario della morte del loro fondatore, Pierre
Goursat. Il Papa ha sottolineato come nel mondo di oggi ci sia bisogno di un rinnovato
dinamismo apostolico, radicato in una vita autenticamente eucaristica. Quindi, ha
lodato l’iniziativa Fidesco della Comunità de l’Emmanuel a favore delle popolazioni
dei Paesi poveri. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Rivolgendosi
ai sacerdoti e laici della Comunità l’Emmanuel, Benedetto XVI ha messo l’accento sull’importanza
dell’adorazione eucaristica per approfondire la propria vita spirituale ed annunciare
la Parola di Dio:
“Dans un monde souvent désorienté et à la recherche
de nouvelles raisons…” “In un mondo sovente disorientato e alla ricerca
di nuove ragioni di vita – ha detto il Papa – la luce di Cristo deve essere portata
a tutti”. Di qui, l’invito del Papa a diventare “ardenti missionari del Vangelo” tra
gli uomini del nostro tempo. “Abbiate sete di annunciare la Parola di Dio”, è stato
il suo incoraggiamento. Ed ha rilevato come nei nostri tempi l’urgenza di questo annuncio
si faccia sentire particolarmente tra le famiglie, spesso divise, tra i giovani e
negli ambienti intellettuali:
“Contribuez à renouveler de l’intérieur
le dynamisme apostolique…” “Contribuite – ha esortato ancora il Papa
– a rinnovare dall’interno il dinamismo apostolico delle parrocchie, sviluppando i
loro orientamenti spirituali e missionari”. Benedetto XVI ha incoraggiato i membri
della Comunità l’Emmanuel ad essere attenti soprattutto alle persone che ritornano
alla Chiesa e che non hanno beneficiato di una catechesi approfondita. “Aiutateli
– ha detto il Papa – a radicare la loro fede in una vita autenticamente teologale,
sacramentale ed ecclesiale”. Lodando poi l’impegno della Comunità per le popolazioni
dei Paesi più disagiati, ha auspicato che la loro testimonianza di carità “diventi
una forza per la costruzione di un mondo più giusto e più fraterno”. Infine, ha ribadito
l’importanza di una vera comunione tra i membri della Comunità:
“Cette
communion, qui n’est pas simple solidarité humaine…” “Questa comunione
– ha constatato – non è una semplice solidarietà umana tra i membri di una stessa
famiglia spirituale”, ma è “fondata sulla vostra relazione con Cristo e sull’impegno
comune a servirlo”. Questa vita comunitaria, ha concluso, è allora per la società
“una testimonianza vivente dell’amore fraterno che deve animare tutte le relazioni
umane”.