2011-02-02 15:10:58

Cyber-crimini: 1 italiano su 4 a rischio furto di identità


In Italia è sempre più allarme furti di identità in Internet. Secondo una ricerca dell’Unicri, l’agenzia dell’Onu per la prevenzione del crimine, un italiano su quattro rischia di vedere clonati i propri dati personali e incappare in truffe e crimini anche gravi. Lo studio, inoltre, evidenzia come solo il 5 per cento degli intervistati sia informato di questo pericolo e sappia difendersi correttamente. Ma quali sono gli strumenti che possiamo mettere in atto per evitare di cadere nella rete dei cyber rapinatori? Federico Piana lo ha chiesto a Luca Bolognini, Presidente dell’istituto italiano per la privacy:RealAudioMP3

R. – Tra i consigli che si possono dare c’è quello di non abbondare troppo con le informazioni che mettiamo sui social network e, in generale, sui siti internet e nei forum. Non abbondare troppo con immagini e con informazioni. Per eseguire un furto d’identità, che può portare anche ad una frode creditizia, basta sapere nome, cognome, data e luogo di nascita di una persona.

D. – Allora in che modo possiamo difenderci?

R. – Ci sono degli strumenti per difendersi ulteriormente. Quando si scopre di essere oggetto di un crimine di questo genere ci si può rivolgere alla polizia postale, al Garante della privacy per richiedere un corretto trattamento dei propri dati, ci sono servizi – che peraltro costano poco, poche decine di euro all’anno – che monitorano questi dati e che quindi ci avvisano subito se qualcuno ha pagato qualcosa o meglio non ha pagato, ha fatto una frode, ha clonato una carta o, peggio ancora, ha acceso un mutuo a nostro nome.

D. – Però non si può avere paura di utilizzare Internet ed i social network…

R. – Sarebbe assurdo, nel 2011, pensare questo, cioè che non vanno utilizzati questi nuovi strumenti. Vanno utilizzati con intelligenza, possibilmente con moderazione, circondandosi di persone che si conoscono veramente ed adottando quelle cautele che adotteremmo comunque nella nostra vita di tutti i giorni. Non si vede perché, queste cautele, non dovremmo adottarle on-line. Va aggiunta anche un’altra cosa: l’on-line, Internet, non è del tutto slegato dall’off-line. Certe volte i malintenzionati possono arrivare alla nostra identità digitale partendo da qualcosa di estremamente fisico e reale, ad esempio rovistando nella nostra spazzatura, dove possono trovare estratti conto bancari ed altre informazioni utili per creare un profilo digitale falso. Quindi attenzione: c’è un ponte tra le due realtà. (vv)







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