2011-02-01 14:32:57

Resi noti i candidati alla guida della Fao, dopo tre mandati del direttore generale uscente


Un cambio al vertice della Fao, atteso, dopo 18 anni dall’elezione nel lontano 1993 di Jacques Diouf, il direttore generale senegalese - la prima volta di un africano - alla guida - per tre mandati consecutivi - dell’Organizzazione dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione. A dire il vero il suo predecessore, Edouard Saouma, libanese, lo aveva eguagliato. E già allora in molti avevano criticato la sua lunga permanenza al vertice della più grande agenzia dell’Onu per numero di dipendenti, oggi 1600 funzionari e 2000 impiegati, per circa la metà concentrati nella sede centrale di , il resto sparso in oltre 100 diversi Paesi. La Fao fornisce assistenza agli Stati per elaborare leggi, pianificare strategie, formulare programmi, realizzare politiche di sviluppo rurale e ridurre la fame. Per questo mobilita e gestisce fondi stanziati dai Paesi industrializzati, da banche per lo sviluppo e da altre fonti garantendo che i progetti raggiungano i loro obiettivi. Il nuovo direttore generale sarà eletto nella prossima Conferenza biennale della Fao, in programma dal 25 giugno al 2 luglio, dai rappresentanti dei 191 Paesi membri. Ieri la scadenza delle candidature: sei prescelti, nominati dai rispettivi governi: due europei, l’austriaco Franz Fischler Austr e lo spagnolo Miguel Ángel Moratinos Cuyaubé, il brasiliano José Graziano da Silva, l’indonesiano Indroyono Soesilo, l’iraniano Mohammad Saeid Noori Naeini e l’iracheno Abdul Latif Rashid. L’incarico, ridotto a quattro anni, rinnovabile solo una volta, partirà dal 1° gennaio 2012. (A cura di Roberta Gisotti)







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