2011-02-01 14:30:37

Nepal. Mancano i cimiteri: i cristiani pronti a manifestare per i diritti delle minoranze


C’è delusione e indignazione nella comunità cristiana in Nepal: il governo non concede alle comunità cristiane terreni per seppellire i propri defunti nell’area di Kathmandu, e i fedeli cristiani, dopo mesi di attesa, “sono pronti a indire una manifestazione, portando davanti al Parlamento le bare e le urne funebri”, dice all’agenzia Fides padre Pius Perumana, pro-vicario apostolico del Nepal. Il governo, spiega il sacerdote, “sta mostrando incertezza e ambiguità e non ha risolto un problema che tocca la sfera dei diritti dei cittadini di fede cristiana e di altre minoranze religiose: quello di avere luoghi deputati per seppellire i propri morti”. Dopo alcuni incontri e promesse, le autorità non hanno ancora preso una decisione: gli induisti si oppongono alla concessione di un terreno (che è di proprietà statale) nei pressi del tempio indù di Pashupatinath. Nel frattempo la questione si fa stringente e i cristiani ricorrono alla cremazione o tumulano i morti in terreni privati. I cristiani lamentano il mancato rispetto dei loro diritti, in uno Stato che, abbandonata la monarchia induista nel 2006, “oggi è laico e deve garantire uguali diritti per i cittadini di tutte le religioni”, nota padre Pius. Per questo alcuni leader cristiani protestanti hanno annunciato un programma di eventi e attività pubbliche per sensibilizzare la popolazione (anche buddista e induista) sul tema dei diritti delle minoranze religiose. A livello politico la situazione del Nepal è tuttora in fase di stallo, dato che non c'è accordo fra i partiti maggiori (i Maoisti, Congresso e altri) per esprimere un nuovo Primo Ministro. Intanto, nota il pro-Vicario, “la Chiesa vive un momento abbastanza pacifico: l'assenza di violenza giova alla pastorale. Vorremmo aprire nuovi centri pastorali nel Nord e nell’Ovest del Paese, con scuole e piccole cliniche mobili. Sarà possibile anche grazie a nuovi ordini religiosi che chiedono di venire in Nepal”. In questa fase della vita politica nazionale, mentre si deve redigere la nuova Costituzione – che dovrebbe essere approvata entro la fine di maggio – la Chiesa cattolica chiede allo Stato il pieno riconoscimento, che implica la personalità giuridica e il diritto ad avere proprietà, scuole e istituti. Su 30 milioni di abitanti, i cristiani in Nepal sono circa 500mila, di cui circa 10mila cattolici. (R.P.)







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