La Caritas in Pakistan denuncia: sei mesi dopo le alluvioni, pochi fondi per le zone
disastrate
A sei mesi dalle più gravi alluvioni della storia del Pakistan, mons. Joseph Coutts,
presidente della Caritas nazionale, denuncia – riferisce l’agenzia Misna - le disastrate
condizioni in cui versa il suo Paese. “Il Pakistan non ha ricevuto sufficienti aiuti
per far fronte alle conseguenze delle alluvioni e alla ricostruzione. Per rimettere
in sesto la rete ferroviaria e le strade, servirebbero molti più fondi.” In alcune
aree, in particolare nel sud, la popolazione è ancora priva di servizi di base, come
l’accesso all’acqua potabile o al cibo, ha sottolineato il presule, ricordando che
sono state circa 20 milioni le persone colpite in qualche modo dalle alluvioni. Organizzazione
caritativa cattolica in un Paese a stragrande maggioranza musulmano, la Caritas “è
ben accetta da tutti per il nostro modo di lavorare”, ha ricordato mons. Coutts. “Non
facciamo alcuna differenza - ha detto - sulla base della lingua, della fede, della
religione o altro”. (R.G.)