Iraq: nella diocesi di Erbil il governo sostiene la costruzione di un’università e
un ospedale
“Nuovi posti di lavoro, formazione e altre opportunità per migliaia di cristiani in
Iraq”. Li ha annunciati l'arcivescovo di Erbil, Bashar Warda, parlando del nuovo progetto
ecclesiale per la costruzione di un ospedale e di un'università ad Ankawa, sobborgo
del capoluogo curdo Erbil. Il governo regionale, riferisce l'agenzia Zenit, ha garantito
il dono di due appezzamenti di terreno: un sito di 30 mila mq per l'università ed
un altro di 8 mila mq per l'ospedale, che avrà 100 posti letto e 8 sale operatorie.
“Due nuove strutture, simbolo di speranza, per i cristiani iracheni che vogliono costruirsi
un futuro lontano dalla violenza e dalle intimidazioni che hanno costretto tanti fedeli
a fuggire dal Paese”, ha sottolineato mons. Warda, dopo un incontro del Comitato di
clero e laici per discutere delle due iniziative. “Il progetto di realizzarle - ha
aggiunto il presule - è emerso in risposta alla crescente consapevolezza che tra i
tanti cristiani affluiti nella zona ci sono molte persone con qualifiche professionali,
soprattutto nel settore dell'istruzione e in quello medico”. “La gente che arriva
qui da zone violente – ha continuato l'arcivescovo di Erbil - riceve il dono di una
relativa sicurezza. Sono loro stessi a voler offrire i propri servizi in una zona
che non può far fronte alle richieste di una popolazione crescente. In questo modo,
si scoraggerà anche un ulteriore esodo di cristiani dall'Iraq”. Anche se i due complessi
saranno gestiti dalla Chiesa e di proprietà dell'arcidiocesi di Erbil, mons. Warda
ha sottolineato che apriranno le proprie porte a chiunque, indipendentemente dalle
differenze religiose e politiche. “Prima dell’inizio dei lavori, ha sottolineato il
presule - sarà necessaria una campagna di raccolta fondi. Se tutto andrà come previsto
- ha concluso - l'ospedale e l'università potrebbero aprire tra due anni”. (M.I.)