“I santi del giorno” è il titolo del volume che raccoglie le vite dei santi scritte
da mons. Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo emerito di Lecce, e lette ogni giorno
al termine del primo giornale radio RAI, alle 5 e 30 del mattino. Il testo, edito
da Edizioni il Messaggero, è stato presentato ieri presso la nostra emittente. C’era
per noi Debora Donnini:
Da 4 anni
ogni mattina al termine del giornale radio delle 5 e 30 di Radio 1, mons.
Cosmo Francesco Ruppi propone la vita del santo del giorno. Si tratta di
sintetizzare la storia di un’esistenza che ha segnato anni, in 15 righe, un minuto
scarso. Un’impresa difficile, dice Filippo Anastasi, vicedirettore del giornale Radio
1, oggi raccolta in un libro con 365 vite dei santi del giorno. A mons. Ruppi abbiamo
chiesto quale il messaggio che si vuole dare:
“Che la santità è possibile,
che la santità appartiene a tutti, uomini e donne, vecchi e bambini, ed è fondata
sulla preghiera, sulla carità, sull’obbedienza della fede. Oggi si parla di molte
cose sporche, si parla di molte cose nefande, ma si parla poco di santità, dobbiamo
parlare di più di santità perché la santità è il patrimonio più grande che il Signore
ha dato attraverso il paraclito alla Chiesa”.
Mai come oggi è necessario
parlare dei nostri fratelli che sono modelli di santità, ha detto alla presentazione
del volume il cardinale José Saraiva Martins, prefetto emerito
della Congregazione delle Cause dei Santi. Rispondendo alle domande dei giornalisti
sulla beatificazione di Giovanni Paolo II il prossimo primo maggio, il porporato ha
affermato che si tratta di una data importante non solo perché coincide con la Festa
della Divina Misericordia ma anche per il legame con Maria. Sentiamo lo stesso cardinale
Saraiva Martins:
“Io trovo provvidenziale che la beatificazione avvenga
il primo maggio perché lui era un Papa profondamente mariano, era un grandissimo devoto
della Madonna di Fatima. Orbene, maggio è il mese di Maria e il mese di Fatima, le
apparizioni sono cominciate il 13 maggio. Lui ha detto che la sua guarigione, il fatto
di non essere morto lo deve alla Madonna di Fatima che ha deviato - dice lui - la
pallottola”.
E alla beatificazione, ha aggiunto il cardinale Saraiva
Martins, si attendono tra i due e i due milioni e mezzo di persone.(bf)