2011-02-01 15:07:11

Don Julián Carrón su Giovanni Paolo II: “Un enorme debito di riconoscenza”


“Un enorme debito di riconoscenza”. Questa è una delle frasi che si leggono nella lettera che don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e liberazione (Ci), ha scritto agli aderenti al movimento per invitarli a partecipare alla beatificazione di papa Wojtyla, il 1 maggio prossimo a Roma. “Ci uniamo alla gioia di tutta la Chiesa nel ringraziare Dio per Giovanni Paolo II, per la sua testimonianza e la sua passione missionaria”, scrive don Carròn che sottolinea la gioia ritrovata di essere cristiani, riscoperta vedendo la sua passione per Cristo, il tipo d’umanità che scaturiva dalla sua fede, il suo entusiasmo contagioso. “In lui abbiamo subito riconosciuto un uomo, con un temperamento e un accento investiti dalla fede – continua il sacerdote - nei cui discorsi e gesti si documentava il metodo scelto da Dio per comunicarsi: un incontro umano che rende affascinante e persuasiva la fede”. In un momento particolarmente difficile, continua don Carrón, Giovanni Paolo II ha riproposto davanti a tutti, con un’audacia che può avere solo Dio come origine, che cosa significhi essere cristiano oggi, offrendo a tutti le ragioni della fede e promuovendo instancabilmente i germi di rinnovamento della compagine ecclesiale posti in essere dal Concilio Vaticano II. Con una paternità sorprendente e unica – ricorda don Carrón – Giovanni Paolo II ha abbracciato la nostra giovane storia riconoscendo canonicamente la Fraternità di Comunione e liberazione, i ‘Memores Domini’, la Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo, le Suore di carità dell’Assunzione, come frutti diversi sgorgati dal carisma di don Giussani per il bene di tutta la Chiesa”. (M.I.)







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