Via libera dell'Ue al congelamento dei beni dell'ex presidente tunisino Ben Ali
L’Unione Europea ha stabilito il congelamento dei beni per il deposto presidente tunisino
Ben Ali e la sua consorte accusandoli di “appropriazione indebita di fondi dello Stato”.
I coniugi sarebbero scappati da Tunisi con una tonnellata e mezzo di lingotti d'oro
pari a 45 milioni di euro, una piccola parte dell'immenso patrimonio accumulato in
23 anni dalla famiglia dell'ex presidente.
Algeria In Algeria gli
impiegati di una banca alle porte di Algeri hanno deciso di scioperare oggi in segno
di solidarietà con un agente della sicurezza dell'agenzia che ieri ha tentato di darsi
fuoco insieme alla figlia portatrice di handicap. Anche altre filiali dello stesso
istituto di credito hanno aderito alla protesta. Nelle ultime settimane sono almeno
16 le persone che nel Paese hanno provato a darsi fuoco per protesta contro il disagio
sociale. Tre sono morte in seguito alle ustioni riportate.
Niger Urne
aperte oggi in Niger per le elezioni presidenziali a circa un anno dal colpo di Stato
militare che ha portato alla caduta del governo di Mamadou Tandja. Poco più di 7 milioni
di elettori sono chiamati a scegliere tra 10 candidati tra i quali, per la prima volta,
c’è anche una donna. Se nessuno di loro raggiungerà la maggioranza al primo turno
– cosa ritenuta probabile dagli osservatori – si andrà al ballottaggio fissato per
il prossimo 12 marzo.
Pakistan In Pakistan è salito a cinque morti
e 15 feriti il bilancio di un attentato suicida avvenuto oggi a Peshawar. Ad agire
sarebbe stato un adolescente, che si è fatto saltare in aria vicino ad una camionetta
della polizia che stava effettuando un pattugliamento. Tra le vittime ci sono anche
due passanti. Un ministro provinciale ha ribadito che "questi attacchi non indeboliranno
l'impegno del governo nella lotta contro gli islamisti''.
Kazakhstan In
Kazakhstan la Corte Costituzionale ha bocciato la proposta di legge, approvata dal
parlamento, per consentire una modifica della Costituzione che permettesse un referendum
sul prolungamento di 10 anni del mandato presidenziale Nazarbaiev. Lo stesso presidente,
che guida il Paese dal crollo dell'Urss, si era rivolto all’organismo per una valutazione
sulla legalità del provvedimento. La risposta è stata che la legge, che avrebbe di
fatto cancellato il voto presidenziale del 2012 e del 2017, “non è conforme alla Costituzione”.
Venezuela,
a un mese dalle inondazioni Sempre più drammatica la situazione in Venezuela,
dove ad un mese dalle inondazioni che hanno colpito il Paese, oltre 100 mila persone
risultano ancora sfollate. Il governo ha disposto un piano di aiuti e promesso la
costruzione di 150 mila abitazioni. Scetticismo è stato espresso dall’opposizione
che ha espresso preoccupazione per il diffondersi di epidemie, come il colera, tra
i senza tetto. Il servizio è di Barbara Meo Evoli:
Le piogge
intense iniziate a novembre e terminate a dicembre in Venezuela hanno lasciato più
di 100 mila persone senza tetto e hanno causato la morte di altre 29. Il fenomeno
climatico la ‘Niña’, dovuto a delle correnti d'acqua più fredde del solito sulla costa
del Pacifico, ha colpito in Sudamerica non solo il Venezuela, ma anche duramente la
Colombia e il Brasile. Le gravissime conseguenze delle piogge in Venezuela sono dovute
all’assenza di un piano regolatore e alla costruzione alla rinfusa di milioni di ‘ranchitos’,
così si chiamano le ‘favelas’. A Caracas i 60 mila sfollati hanno trovato rifugio
in 70 alberghi, un centinaio di scuole, vari ospedali e in un vasto accampamento costruito
nella zona militare di Fuerte Tiuna. A causa dell’uso degli istituti scolastici come
rifugi, il governo di Hugo Chávez ha decretato la sospensione delle lezioni. Per affrontare
la crisi inoltre il governo ‘bolivariano’ ha varato un decreto con cui si concede
un prestito a un tasso di interesse vantaggioso alle famiglie evacuate e ha stabilito
il condono parziale o totale dei debiti contratti dai piccoli e medi produttori agricoli.
Con il 30 per cento della popolazione senza casa, l’esecutivo ha promesso di costruire
150 mila abitazioni nell’arco del 2011. Felipe Lumingi, 28 anni,
è scappato il 30 novembre prima che la sua casa crollasse. Figlio di un italiano emigrato
in Venezuela, è nato a Petare, una delle ‘favelas’ più grandi dell’America latina
e lì ha trascorso tutta la sua vita:
R. - Despues de dias y dias de
lluvias… Dopo giorni e giorni di pioggia le pareti cominciavano a scricchiolare
e, con mia moglie e i nostri cinque figli, abbiamo deciso di abbandonare la casa e
rifugiarci da un’amica. Mentre eravamo ospiti abbiamo saputo che la casa è stata travolta
dall'acqua. Abbiamo perso quasi tutto. Fortunatamente il governo ci ha dato degli
alloggi temporanei in questi edifici pubblici del Ministero dell’Elettricità. In questa
struttura, in ogni abitazione vive una famiglia e siamo in tutto circa 700 persone;
ci servono anche gratuitamente la colazione, il pranzo e la cena. Vogliamo poterci
ricostruire il nostro nido, anche se umile. Il governo sta edificando degli immobili
per gli sfollati nella periferia di Caracas, non sappiamo quando saranno pronti e
se ci saranno abbastanza appartamenti per tutti.
Irlanda In Irlanda
la Banca Centrale ha rivisto al ribasso le stime di crescita dell'isola nel 2011.
Il Prodotto interno lordo – ha fatto sapere il bollettino trimestrale dell’organismo
- segnerà probabilmente un rialzo dell'1%, in calo rispetto al 2,4% stimato ad ottobre,
ha detto la banca. Intanto, mentre in seno all’Unione Europea si discute della possibilità
di rafforzare il cosiddetto fondo salva stati, c’è da registrare un balzo in avanti
dell'inflazione nei sedici Paesi che compongono l'area dell'euro. In gennaio, secondo
la stima flash di Eurostat, si dovrebbe attestare al 2,4%. A dicembre era stata del
2,2%, superando così la soglia del 2% per la prima volta dal novembre 2008.
Italia-immigrazione In
Italia al via stamattina alle 8 il cosiddetto 'click day', la procedura telematica
che prevede l'ingresso nel Paese di quasi 100 mila lavoratori stranieri in base a
quanto stabilito dal decreto flussi. Determinate per il buon esito delle pratiche
la velocità dei datori di lavoro, in quanto saranno accolte le domande che arriveranno
prima al 'cervellone' del ministero dell’Interno. La fase odierna, che prevede oltre
52 mila ingressi, è diretta a quei lavoratori provenienti da Paesi che hanno sottoscritto
accordi di cooperazione con l’Italia. Le altre scadenze sono il 2 febbraio, per 30
mila posti tra colf e badanti, e il 3 febbraio per la conversione in permessi di soggiorno
per lavoro subordinato non stagionale di 11mila permessi per studio, tirocinio e lavoro
stagionale e all'ammissione di 4mila extracomunitari che abbiano completato programmi
di formazione nel Paese di origine.
Italia-terrorismo In Calabria
la polizia ha arrestato tre immigrati di nazionalità marocchina sospettati di condurre
addestramento ad attività terroristiche internazionali. In particolare utilizzavano
internet per procurarsi e diffondere documenti sull’uso di armi, esplosivi e di software
destinati al sabotaggio di sistemi informatici. L’operazione, a seguito di intercettazioni,
è stata condotta nella zona di Catanzaro e Lametia Terme. (Panoramica internazionale
a cura di Eugenio Bonanata)
Bollettino del Radiogiornale della Radio
Vaticana Anno LV no. 31