Cei, mons. Crociata: no a risse, problemi del Paese si risolvono con equilibrio e
pacatezza
Serve superare il clima di rissa e di rivalità che l'Italia sta vivendo, per risolvere
concretamente i problemi. Il segretario generale della Conferenza episcopale italiana
(Cei), mons. Mariano Crociata, nel presentare nella sede della nostra emittente il
comunicato finale del Consiglio episcopale permanente svoltosi nei giorni scorsi ad
Ancona, ha invitato ad abbassare i toni per capire come agire. Alessandro Guarasci:
L’Italia
sta vivendo un momento difficile. E su questo hanno concordato tutti i vescovi che
hanno partecipato al Consiglio episcopale permanente tenutosi ad Ancona dal 24 al
27 gennaio. Dunque piena condivisione della prolusione del presidente della Cei, il
cardinale Angelo Bagnasco. Apprezzata la pacatezza della sua lettura della realtà,
capace di dar conto del disagio morale che serpeggia nel Paese. Per monsignor Mariano
Crociata, di fronte al disastro antropologico dell’Italia bisogna fermarsi in tempo:
“Dobbiamo
concorrere a mantenere questa pacatezza e questo equilibrio di giudizio, perché non
si compiano passi sulla spinta di atteggiamenti non ponderati adeguatamente. Una delle
cose che più manca in questo momento - e a tanti livelli - è quella serenità che fa
vedere lucidamente le cose, per capire che cosa fare”.
Dunque, non c’è
contrapposizione tra pacatezza e indignazione. Un richiamo, quello sulla questione
morale, che comunque riguarda tutti. Attenzione poi al federalismo, che sta prendendo
forma. Per il segretario generale della Cei, è necessario garantire unità nazionale
e attenzione al territorio:
“L’ambito fiscale è un ambito in cui questo
rischia di produrre degli effetti di divaricazione. Noi auspichiamo che il dibattito,
che si sta svolgendo proprio in questi giorni, riesca ad ottenere un risultato che
non lasci nessuna parte del Paese - diciamo così - abbandonata a se stessa”.
Prossimo
appuntamento è l’Assemblea generale a Roma, dal 23 al 27 maggio, che avrà Cristo al
suo centro:
“Come incontrare Gesù Cristo nella comunità ecclesiale e,
quindi, come sviluppare soggetti e metodi di questo incontro con Cristo”.
E
più avanti, dal 3 all’11 settembre, il Congresso eucaristico, ad Ancona, per ribadire
il ruolo dell’Eucarestia, faro di luce per la vita quotidiana.