Continua in Italia
la mobilitazione per Asia Bibi, la cristiana pakistana condannata a morte con l’accusa
di blasfemia. Centinaia le associazioni di volontariato, le organizzazioni non
governative, le istituzioni pubbliche e i partiti politici che sono tornati a chiedere
la liberazione di questa donna accusata ingiustamente e sulla quale pesa il sospetto
di un processo basato su testimonianze false. Intanto, mentre il governo di Islamabad
dice no alla richiesta di abolire o rivedere la tanto discussa legge sulla blasfemia,
Asia Bibi è stata rinchiusa in una cella di isolamento. In attesa di giustizia. Quella
vera.