2011-01-26 16:10:40

La Federazione russa ratifica il trattato START sul disarmo nucleare


È “una buona notizia per la sicurezza e la stabilità internazionali”. Così il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, a proposito della ratifica del trattato START sul disarmo nucleare da parte del Consiglio della Federazione russa, all’indomani del "sì" della Duma di Mosca. Il trattato Usa-Russia entrerà in vigore nelle prossime settimane, dopo la firma del capo del Cremlino, Medvedev. A fine dicembre 2010, era avvenuta la ratifica da parte di Washington. L’approvazione del parlamento russo giunge nel giorno del lutto nazionale decretato dalle autorità in memoria delle 35 vittime dell’attentato di lunedì scorso all’aeroporto di Mosca. Della nuova intesa sul disarmo parla Giorgio Alba, ricercatore indipendente di non proliferazione nucleare, intervistato da Giada Aquilino:RealAudioMP3

R. - Con questo nuovo Trattato cambia il ruolo che svolge la Russia nei confronti della questione nucleare. Mosca da partner potenziale diventa un partner reale nei confronti degli Stati Uniti. Quindi si è assistito a un progressivo spostamento iniziato negli anni Ottanta con Gorbaciov e l’Unione Sovietica: la Russia è diventata nel corso degli anni un partner non ostile, un partner commerciale. E oggi diviene un partner importante sulle questioni del disarmo nucleare, della non proliferazione. Anche sulla questione del terrorismo, in questo caso, si apre una possibilità di un maggiore dialogo nella prevenzione di quello nucleare.

D. - In particolare, per la Russia, quanto è importante che l’approvazione dello START sia avvenuta a pochi giorni dall’attentato disastroso all’aeroporto di Mosca?

R. - Per la Russia è molto importante. Questo Trattato sarebbe stato approvato comunque, anche al di là dell’attentato. Ma la vicinanza tra l’attentato, l’approvazione dello START e anche il discorso sullo stato dell’Unione di Obama indicano che alcune questioni sono importanti nell’agenda internazionale e - come il cambiamento climatico - devono essere affrontate con un partenariato, quindi con un dialogo tra le principali potenze, senza polemiche. La direzione da seguire è quella della riduzione degli armamenti nucleari, il che significa che oggi il principale carico di lavoro, la principale responsabilità ricade sugli Stati Uniti e sulla Russia, perché posseggono circa il 95 per cento di ordigni nucleari. Successivamente, però, sarà necessario che anche Paesi come la Cina, la Francia, ma anche l’India - che non fa parte del Trattato di non proliferazione - o come il Pakistan entrino a far parte di questo dialogo per stabilire come ci si stia spostando da questo mondo, nel quale esistono ancora ventimila testate nucleari, a un mondo in cui le armi nucleari siano abolite. (bf)







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