2011-01-26 14:11:11

Buthan: il regno buddista sudasiatico apre ai cristiani


Il regno buddista del Buthan è pronto a riconoscere ufficialmente il cristianesimo. Fino ad oggi nel Paese dell’Asia meridionale - riferisce il sito del Pime MissiOnLine.org - solo buddismo e induismo sono religioni ammesse pubblicamente e possono essere costruiti templi solo di questi due soli credo. Il Bhutan è balzato agli onori delle cronache internazionali per il fatto che il suo quarto re, Jigme Singye Wangchuck, ha istituito un altro indice di benessere, non solo economico, ma che tenga conto della felicità della popolazione. Ma qualcosa sta per cambiare sul fronte politico-religioso: nelle scorse settimane Chhoedey Lhentshog, l’incaricato del governo sulle organizzazioni religiose, ha dichiarato che i gruppi cristiani possono registrarsi presso le autorità in modo da rappresentare ufficialmente i propri membri. Ad una domanda di un giornalista – come riferisce il settimanele Usa "Christianity Today" – se i cristiani potranno usufruire degli stessi diritti di indù e buddisti, Tshering ha replicato: «Assolutamente». Dunque, come riferito dall’agenzia ufficiale bhutanese Dorj Tshering, per la prima volta nella sua storia, il governo buddista sembra accordare pieni diritti alla piccola comunità cristiana del regno. Sembra perciò voltare pagina la politica religiosa del Bhutan, segnata dal divieto di religioni non buddiste e non indù, come sancite dall’Assemblea nazionale rispettivamente nel 1969 e nel 1979. Secondo "Christianity Today", al momento il governo ha in mente di permettere la registrazione di un solo gruppo cristiano che possa rappresentare tutti i cristiani presenti nel Paese. (R.P.)







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