Costa d'Avorio: i vescovi condannano le violenze e invitano tutti ad osservare i patti
“Condanniamo le morti violente in nome della dignità della persona umana cara a Dio.
È anche in nome del rispetto della vita umana che ci opponiamo all’uso della forza,
della violenza e di ogni tipo di armi per risolvere la crisi post-elettorale ivoriana”
si legge nella dichiarazione, inviatA all’agenzia Fides, pubblicata al termine della
91.ma Assemblea plenaria della Conferenza episcopale della Costa d’Avorio, che si
è conclusa il 23 gennaio a Bingerville. Nei giorni scorsi, diverse persone sono state
uccise in alcune aree del Paese, in scontri con le forze dell’ordine o in raid commessi
da bande paramilitari. La crisi politica originata dal rifiuto del Presidente uscente
Laurent Gbagbo di riconoscere la vittoria di Alassane Ouattara, nel secondo turno
delle elezioni presidenziali del 28 novembre, rischia di sprofondare il Paese nel
caos e nella guerra civile. Un rischio che i vescovi denunciano in questi termini:
“Che ci sia risparmiata un’altra guerra che non farà altro che aumentare il disagio
e la miseria e farà crescere il numero dei morti”. “Per questo - prosegue la dichiarazione
- facciamo nostre le parole del Servo di Dio Paolo VI, nel discorso pronunciato in
occasione della Giornata Mondiale della Pace 1976: “Occorre innanzi tutto dare alla
Pace altre armi, che non quelle destinate ad uccidere e a sterminare l'umanità. Occorrono
soprattutto le armi morali, che danno forza e prestigio al diritto internazionale;
quelle, per prime, dell’'osservanza dei patti”. I vescovi intendono inoltre fare chiarezza
su alcune polemiche che hanno coinvolto alcuni uomini di Chiesa: “Vorremmo anche cogliere
l'occasione per illuminare i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà sulle false
accuse contro alcuni membri del collegio episcopale ivoriano. Vogliamo rassicurare
il popolo di Dio, l'opinione nazionale ed internazionale, che nessun membro della
gerarchia cattolica è stato coinvolto in alcun atto di corruzione o si è reso colpevole
di appropriazione indebita. Noi, vescovi della Costa d'Avorio, invitiamo i fedeli
cattolici e tutti gli uomini di buona volontà a seguire il cammino della ricerca della
verità e della giustizia. Infine, invitiamo tutti a non scoraggiarsi, ma a perseverare
nella preghiera e nell'amore del prossimo, per creare una Costa d'Avorio più solidale
e fraterna” conclude il messaggio. (R.P.)