2011-01-24 14:21:19

Vietnam: migliorano le relazioni tra Santa Sede e il governo di Hanoi


La recente visita del cardinale Ivan Dias, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, e la nomina del rappresentante pontificio non-residente per il Vietnam, mons. Leopoldo Girelli, alimentano le speranze della comunità cattolica vietnamita. Si tratta di eventi che contribuiranno “alla graduale normalizzazione dei rapporti diplomatici fra la Santa Sede e la Repubblica Socialista del Vietnam” e offrono “nuovi, concreti segnali positivi per la vita della Chiesa nel Paese”, commenta una fonte di Fides nella Chiesa vietnamita. L’accordo per il rappresentante pontificio non residente è un passo avanti determinante. Mons. Girelli potrà visitare con continuità le comunità cattoliche. La sua presenza servirà a esprimere l’amore e la sollecitudine pastorale del Santo Padre verso i fedeli vietnamiti, che così potranno avvertire la vicinanza del Papa ai loro problemi, sentendosi incoraggiati e consolati nelle difficoltà. La Chiesa vietnamita ne trarrà un sicuro giovamento e potrà guardare al futuro con rinnovata fede e speranza. Non meno significativa la visita nel Paese del sud-est asiatico del cardinale Ivan Dias, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e inviato speciale del Santo Padre per la chiusura del Giubileo della Chiesa locale. Il porporato ha lasciato ai fedeli vietnamiti “un ricordo di gratitudine, di gioia che resterà a lungo nei loro cuori”. Durante la visita, che si è svolta sotto l’egida della Vergine Maria che protegge e custodisce il popolo vietnamita, il cardinale si è recato al Santuario di Lavang, dove la Madonna è apparsa per la prima volta nel 1798. Qui ha benedetto una nuova statua della Madonna e la prima pietra per il nuovo Santuario, autorizzato dal governo: anche questo è un segnale incoraggiante per la Chiesa tutta. Inoltre il porporato ha incontrato il primo ministro Nguyen Tan Dung e le parti si sono dette concordi nel “dare un nuovo impulso per migliorare le relazioni fra Santa Sede e Vietnam”. Oggi, alla luce di questi ultimi eventi, vi sono fra i fedeli vietnamiti grandi attese, accanto a ottimismo e nuove speranze per la vita pastorale della comunità di 6 milioni di cattolici. La Chiesa vietnamita, da parte sua, mostra una vitalità, un dinamismo interno e uno slancio missionario che spalancano vasti orizzonti per il futuro. (M.G.)







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