Germania: i vescovi riaffermano il "bene prezioso" del celibato. No ai "viri probati"
Con un comunicato diffuso sabato scorso, la Conferenza episcopale tedesca (Dbk) ha
preso posizione su una proposta di politici del partito cristiano-democratico Cdu
che hanno richiesto l’ammissione al sacerdozio di “viri probati”, persone sposate
di comprovata fede che non dovrebbero perciò attenersi al vincolo del celibato. L’argomento,
si legge nel comunicato, “non è inserito come tema per i colloqui che si svolgeranno
per la preparazione della visita del Santo Padre in Germania”. La Dbk - riferisce
l'agenzia Sir - fa inoltre presente che “questa richiesta interessa tutta la Chiesa
universale e richiede una riflessione e una decisione a livello di Chiesa intera”.
“Il celibato è un bene prezioso”, sottolinea il documento, ricordando come il tema
sia stato ripetutamente affrontato anche durante le consultazioni del sinodo dei vescovi
a Roma. La Dbk, perciò, rimanda al futuro il momento in cui si potrà “ripensare alle
proposte formulate nella lettera e ad altri impulsi per promuovere maggiori vocazioni
sacerdotali”. La lettera, firmata da otto politici della Cdu, quasi tutti appartenenti
al Comitato centrale dei cattolici tedeschi (Zdk), era stata diffusa venerdì 21 gennaio:
in essa veniva ipotizzata la deroga all’obbligo di celibato anche solo per la Germania
per contrastare “l’emergenza di molte comunità senza sacerdoti”. (R.P.)