2011-01-23 15:29:26

Si è spenta ieri a Roma Tullia Zevi, storica figura dell’ebraismo italiano


All’età di 92 anni è scomparsa ieri Tullia Zevi, figura storica della comunità ebraica italiana. Da qualche settimana era ricoverata all’ospedale Fatebenefratelli di Roma. Giornalista, intellettuale illuminata, fu la prima donna a ricoprire, dal 1983 al 1988, l’incarico di presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei). Fu lei a firmare, nel 1987 con Bettino Craxi, la storica intesa che da allora regola i rapporti tra lo Stato italiano e l’ebraismo. Nata a Milano nel 1919 da una famiglia ebrea borghese, in seguito alla promulgazione delle leggi razziali, fu costretta a scappare prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove completò gli studi universitari e musicali: suonava, infatti, l’arpa a livello professionale. Alla fine della guerra tornò a Roma con il marito Bruno Zevi e qui svolse la sua carriera da giornalista, per 30 anni corrispondente del quotidiano israeliano Maariv. Tullia Zevi ricevette anche diverse onorificenze: una fra tutte, la nomina a Cavaliere di Gran Croce, nel 1992, il massimo titolo assegnato dallo Stato italiano. Unanime il cordoglio del mondo politico e della comunità ebraica d’Italia: “Una figura storica che ci lascia un vuoto difficile da colmare – ha detto il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici – fu la prima a gestire, in modo eccellente, la comunicazione esterna dell’ebraismo”. “Ha rappresentato l’anima laica dell’ebraismo italiano, mantenendo sempre un equilibrio virtuoso con le esigenze religiose – ha aggiunto il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni – con lei finisce un’epoca di ricostruzione post bellica: dobbiamo molto a lei se oggi l’ebraismo italiano è più apprezzato e riconosciuto”. I funerali si svolgeranno domani mattina a Roma. (R.B.)







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