2011-01-23 14:06:52

Benedetto XVI all'Angelus: il serio impegno di conversione a Cristo è la via che conduce la Chiesa alla piena unità visibile


Nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si concluderà dopodomani, Benedetto XVI ha sottolineato stamani all’Angelus che “il serio impegno di conversione” conduce la Chiesa alla piena unità. Il Papa ha anche ricordato i “cardini” su cui i cristiani devono fondare la loro vita per un'autentica testimonianza. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

All’Angelus il Papa ricorda che è sempre attuale il richiamo del Vangelo alla conversione “perché il regno dei cieli è vicino”:

“Il serio impegno di conversione a Cristo è la via che conduce la Chiesa, con i tempi che Dio dispone, alla piena unità visibile”.

Sono un segno di questo cammino ecumenico gli incontri che in questi giorni si moltiplicano in tutto il mondo. Domani inoltre inizierà a Roma una sessione di incontro della Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e le Antiche Chiese Orientali. Ed è “molto significativo” – aggiunge il Papa - che il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani “Uniti nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera” sia stato proposto dalle Chiese e Comunità cristiane di Gerusalemme, “riunite in spirito ecumenico”:

“Sappiamo quante prove debbono affrontare i fratelli e le sorelle della Terra Santa e del Medio Oriente. Il loro servizio è dunque ancora più prezioso, avvalorato da una testimonianza che, in certi casi, è arrivata fino al sacrificio della vita. Perciò, mentre accogliamo con gioia gli spunti di riflessione offerti dalle Comunità che vivono a Gerusalemme, ci stringiamo intorno ad esse, e questo diventa per tutti un ulteriore fattore di comunione”.

Benedetto XVI sottolinea poi che anche oggi, per essere nel mondo “segno e strumento di intima unione con Dio e di unità tra gli uomini”, i cristiani devono fondare la loro vita su quattro cardini:

“La vita sul fondamento della fede degli Apostoli trasmessa nella viva Tradizione della Chiesa, la comunione fraterna, l’Eucaristia e la preghiera. Solo in questo modo, rimanendo saldamente unita a Cristo, la Chiesa può compiere efficacemente la sua missione, malgrado i limiti e le mancanze dei suoi membri, malgrado le divisioni”.

Divisioni – osserva il Santo Padre - che già l’apostolo Paolo dovette affrontare nella comunità di Corinto, come ricorda la seconda Lettera biblica di questa domenica: “Vi esorto, fratelli – scrive San Paolo – ad essere tutti unanimi nel parlare, perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di sentire”:

“L’Apostolo, infatti, aveva saputo che nella comunità cristiana di Corinto erano nate discordie e divisioni; perciò, con grande fermezza, aggiunge: “E’ forse diviso il Cristo?” (1,13). Così dicendo, egli afferma che ogni divisione nella Chiesa è un’offesa a Cristo; e, al tempo stesso, che è sempre in Lui, unico Capo e Signore, che possiamo ritrovarci uniti, per la forza inesauribile della sua grazia”.

Seguendo l'insegnamento di San Paolo - ha detto infine il Papa dopo l'Angelus- siamo invitati ad abbandonare "lo scandalo delle nostre divisioni e a portare a tutti il messaggio di Cristo Risorto". Preghiamo Dio - ha concluso rivolgendosi dopo l'Angelus ai pellegrini francesi - che affretti "l'ora in cui la Chiesa sia pienamente unita".







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