Benedetto XVI all'Angelus: Il serio impegno di conversione a Cristo è la via che conduce
la Chiesa alla piena unità visibile
Nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, che si concluderà dopodomani,
Benedetto XVI ha sottolineato stamani all’Angelus che “il serio impegno di conversione”
conduce la Chiesa alla piena unità. Il Papa ha anche ricordato i “cardini” su cui
i cristiani devono fondare la loro vita: l’ascolto della Parola di Dio, la comunione
fraterna, l’Eucaristia e la preghiera. Di seguito il testo dell'Angelus:
Cari
fratelli e sorelle!
In questi giorni, dal 18 al 25 gennaio, si sta svolgendo
la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. Quest’anno essa ha per tema un
passo del libro degli Atti degli Apostoli, che riassume in poche parole la vita della
prima comunità cristiana di Gerusalemme: “Uniti nell’insegnamento degli apostoli,
nella comunione, nello spezzare il pane e nella preghiera” (At 2,42). E’ molto significativo
che questo tema sia stato proposto dalle Chiese e Comunità ecclesiali di Gerusalemme,
riunite in spirito ecumenico. Sappiamo quante prove debbono affrontare i fratelli
e le sorelle della Terra Santa e del Medio Oriente. Il loro servizio è dunque ancora
più prezioso, avvalorato da una testimonianza che, in certi casi, è arrivata fino
al sacrificio della vita. Perciò, mentre accogliamo con gioia gli spunti di riflessione
offerti dalle Comunità che vivono a Gerusalemme, ci stringiamo intorno ad esse, e
questo diventa per tutti un ulteriore fattore di comunione.
Anche oggi,
per essere nel mondo segno e strumento di intima unione con Dio e di unità tra gli
uomini, noi cristiani dobbiamo fondare la nostra vita su questi quattro “cardini”:
l’ascolto della Parola di Dio trasmessa nella viva Tradizione della Chiesa, la comunione
fraterna, l’Eucaristia e la preghiera. Solo in questo modo, rimanendo saldamente unita
a Cristo, la Chiesa può compiere efficacemente la sua missione, malgrado i limiti
e le mancanze dei suoi membri, malgrado le divisioni, che già l’apostolo Paolo dovette
affrontare nella comunità di Corinto, come ricorda la seconda Lettura biblica di questa
domenica: “Vi esorto, fratelli – scrive san Paolo – ad essere tutti unanimi nel parlare,
perché non vi siano divisioni tra voi, ma siate in perfetta unione di pensiero e di
sentire” (1,10). L’Apostolo, infatti, aveva saputo che nella comunità cristiana di
Corinto erano nate discordie e divisioni; perciò, con grande fermezza, aggiunge: “E’
forse diviso il Cristo?” (1,13). Così dicendo, egli afferma che ogni divisione nella
Chiesa è un’offesa a Cristo; e, al tempo stesso, che è sempre in Lui, unico Capo e
Signore, che possiamo ritrovarci uniti, per la forza inesauribile della sua grazia.
Ecco
allora il richiamo sempre attuale del Vangelo di oggi: “Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino” (Mt 4,17). Il serio impegno di conversione a Cristo è la via che
conduce la Chiesa, con i tempi che Dio dispone, alla piena unità visibile. Ne sono
un segno gli incontri ecumenici che in questi giorni si moltiplicano in tutto il mondo.
Qui a Roma, oltre ad essere presenti varie Delegazioni ecumeniche, inizierà domani
una sessione di incontro della Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa
Cattolica e le Antiche Chiese Orientali. E dopodomani concluderemo la Settimana di
Preghiera per l’Unità dei Cristiani con la solenne celebrazione dei Vespri nella festa
della Conversione di San Paolo. Ci accompagni sempre, in questo cammino, la Vergine
Maria, Madre della Chiesa.