Grecia: vescovi cattolici contrari alla costruzione di un muro per bloccare l’immigrazione
illegale
“Profondamente contrari”, i vescovi cattolici in Grecia, alla costruzione di una barriera
per impedire l’ingresso illegale di immigrati nel Paese. “Questo muro – dichiarano
- non potrà impedire materialmente il passaggio. Si rischiano spese inutili per tanti
chilometri di frontiera”. La reazione dei presuli giunge dopo l’annuncio in tal senso
dato dal primo ministro socialista Giorgos Papandreou. Il loro presidente, mons. Francesco
Papamanolis, in un’intervista all’agenzia Sir, critica, infatti, questa scelta: “il
muro evoca un significato di separazione, di divisione, ed è una scelta che l’opinione
pubblica non prende sul serio salvo qualche eccezione come tre vescovi ortodossi.
Il guaio – spiega il vescovo - è che si pensa di risolvere il problema dell’immigrazione
con queste misure. L’esperienza di Cipro e Berlino evidentemente non insegna nulla.
La storia è un’ottima insegnante ma gli uomini non sono buoni allievi”. Il muro, lungo
circa 13 chilometri, dovrebbe essere costruito lungo il confine con la Turchia, nelle
vicinanze della città di Orestiada, considerato il punto di ingresso principale per
gli immigrati illegali. Si calcola che nel 2010 siano stati fermati in quel varco
oltre 32 mila clandestini, in maggioranza asiatici e africani. (R.G.)